Paolo Georgacopulo Protegdico, Corriere della sera 21/4/2009, 21 aprile 2009
DIVISE DAL CALENDARIO
Chiese cristiane
Caro Romano, domenica scorsa, il 19 aprile, la Chiesa d’Oriente ha festeggiato la Pasqua, una settimana più tardi della Chiesa d’Occidente. Non c’entrano il calendario giuliano o quello gregoriano, ma solo un calcolo diverso dei pleniluni. C’è però almeno un’eccezione: in Grecia i cattolici, minoranza, hanno concluso un accordo per festeggiare assieme agli ortodossi, maggioranza, la più importante festa della cristianità. Un esempio d’intelligenza, di buon senso, di tolleranza. Perché i vertici delle Chiese cristiane non possono seguire questo modello, esemplare nella sua semplicità?
Paolo Georgacopulo Protegdico
Ferrara
Su quale data si accorderanno le Chiese cristiane per la celebrazione del Natale? Sul 25 dicembre della Chiesa romana e delle Chiese riformate? O sul 7 gennaio della Chiesa ortodossa? Le segnalo che questo problema di date è una delle cause dei recenti scontri in Moldova tra i comunisti, vincitori delle elezioni, e la popolazione di origine romena. Negli ultimi due anni il sindaco di Chisinau ha innalzato un albero di Natale di fronte al municipio per celebrare la festività, come in Romania, il 25 dicembre. Ma il presidente di origine russa Vladimir Voronin ha ordinato la rimozione dell’albero perché la Chiesa ortodossa locale celebra il Natale, come in Russia, il 7 gennaio.