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 2009  aprile 21 Martedì calendario

GM «REGALA» OPEL PURCHE’ SI INVESTA


In lizza per la conquista di Opel, controllata da General Motors, ci sarebbero già sei pretendenti, di cui quattro fi­nanziari e due «strategici». Ma se­condo il quotidiano britannico «Fi­nancial Times» della rosa di possi­bili acquirenti non fanno parte né Fiat né altri produttori tedeschi. E ormai, secondo quanto affermato alcuni giorni fa dal nuovo Ceo di Gm, Fritz Henderson, entro l’inizio di maggio dovrebbe essere stilata una «shortlist» degli investitori, che potrebbero procedere all’esa­me delle attività europee della casa di Detroit entro due o tre settima­ne al massimo.

Ma ormai il tempo stringe, men­tre le difficoltà finanziarie conti­nuano ad aumentare. Al punto che il produttore americano, dopo aver annunciato il taglio di 1.600 posti nelle fabbriche americane en­tro giugno, sarebbe ormai dispo­sto a cedere la maggioranza di Opel alla semplice condizione che il nuovo acquirente investa nel­l’azienda almeno 500 milioni di eu­ro. I marchi Vauxhall (britannico) e Saab (svedese, in amministrazio­ne controllata da febbraio) potreb­bero passare di mano gratuitamen­te, in cambio di una garanzia pub­blica per le attività che producono in Europa, oltre 2,5 milioni di auto all’anno.

Secondo varie fonti, Gm punta a salvare la controllata europea da un eventuale fallimento della casa madre versando nelle casse di Opel i proventi della cessione della maggioranza. Nella holding tede­sca potrebbero convergere anche fondi di Gm per tre miliardi di eu­ro (a compensazione di impianti, diritti e brevetti), oltre alle garan­zie statali (si parla di altri 3,3 mi­liardi) richieste a Berlino per salva­re il gruppo.

Ma da settimane ormai si rin­corrono le voci dei possibili candi­dati all’acquisizione di Opel. E qualche giorno fa il periodico spe­cializzato «Auto­motive News» aveva ipotizzato un interesse di Fiat per Opel in Europa, e per le at­tività di Gm in America Latina, in parallelo all’allean­za con Chrysler. Un’ipotesi, però, che era stata smentita dal presi­dente del produt­tore italiano, Luca Cordero di Monte­zemolo.

Nel frattempo, l’associazione Eu­roda dei 4.000 dealers europei di Opel, distribuiti in 25 paesi, stareb­be sondando la possibilità di nego­ziare un credito per finanziare l’ac­quisto di una quota del gruppo. E il presidente Jaap Timmer ha confer­mato che in una quindicina di pae­si la rete dei distributori avrebbe già raggiunto un accordo per versa­re nei prossimi tre anni 150 euro per ogni veicolo venduto. Se si ag­giungeranno le associazioni dei ri­manenti paesi, sempre secondo Timmer, «si potrebbero raggiunge­re anche 400 e forse perfino 500 mi­lioni di euro». All’incirca, cioè, la stessa somma richiesta da Detroit.

Da Zurigo, infine, Gm ha precisa­to che «non è prevista» la sostitu­zione del capo delle attività euro­pee Carl-Peter Forster con l’ex-ceo di Bmw e Volkswagen Bernd Pi­schetsrieder.

La General Motors ha annunciato via e-mail a 1.600 colletti bianchi il loro licenziamento 1.600 licenziati