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 2009  aprile 20 Lunedì calendario

«CALAMITA’, ASSICURARE OGNI CASA COSTA 100 EURO L’ANNO»


Le compagnie assicurative, «sono dispo­nibili e pronte a collabora­re » col governo per indivi­duare la formula più effica­ce di assicurazione obbliga­toria delle abitazioni con­tro le calamità naturali. Lo afferma il presidente del­l’Ania Fabio Cerchiai per il quale è però prioritaria la decisione politica: «Il go­verno deve prima valutare con grande attenzione se l’iniziativa corrisponde al­l’interesse generale della collettività».

Perché?

«Per poter essere appli­cata l’assicurazione deve ri­spondere al principio di sussidiarietà. E’ chiaro che il rischio di alluvioni o ter­remoti non è uguale in tut­to il territorio, ma se faces­simo assicurare solo le ca­se che stanno sulle aree più pericolose dovremmo chiedere un premio trop­po alto per chiunque» Invece...

«Se invece pagassero tut­ti, ovviamente in misura diversa secondo il rischio, il costo sarebbe contenu­to ».

Quanto contenuto?

«Abbiamo calcolato che per un appartamento me­dio di 90-120 metri quadri l’assicurazione costereb­be, sempre ovviamente nella media, 15 euro al me­se. Più o meno dai 100 ai 250 euro all’anno».

Come può reggere il principio della solidarie­tà per quegli italiani che sono lontanissimi dalle aree sismiche?

«L’assicurazione copri­rebbe anche il pericolo di alluvioni, frane e via dicen­do. E poi l’interesse è gene­rale: si otterrebbe l’effetto preventivo di scoraggiare edificazioni non in regola con le norme di sicurezza. E questo vale anche per i palazzi più antichi: esisto­no sistemi per verificare e mettere in sicurezza anche essi».

Come sarebbe articola­to il nuovo meccanismo di assicurazione?

«Secondo noi il modello francese è quello preferibi­le. Il primo livello vede in azione le compagnie assi­curative che coprirebbero fino ad un certo ammonta­re, quindi entrerebbero in campo le società di riassi­curazione e infine come as­sicuratore di terzo livello, cioè in grado di coprire i danni più ingenti delle eventuali catastrofi, per esempio sopra i 6 miliardi di euro, lo Stato. A cui co­munque andrebbe nel frat­tempo una percentuale dei premi riscossi».

Ci fa qualche cifra?

«Il tetto rimborsabile per ciascuna abitazione sa­rebbe di 150 mila euro. Il totale dei premi riscossi in un anno, ipotizzando una cifra media di 150 euro per ognuna dei 27 milioni di abitazioni civili esistenti in Italia, dovrebbe aggirar­si sui 3 miliardi e mezzo. Ci sono poi eventualmente negozi, industrie, ospedali privati. Negli ultimi 7 anni i danni per calamità natu­rali sostenuti dallo Stato sono stati pari a 4 miliardi l’anno per un totale di 32 miliardi. Insomma l’utilità dell’assicurazione obbliga­toria, sulla linea di quanto avviene in Francia, Germa­nia, Belgio, Usa è fuor di dubbio».