Stefania Tamburello, Corriere della sera 20/4/2009, 20 aprile 2009
«CALAMITA’, ASSICURARE OGNI CASA COSTA 100 EURO L’ANNO»
Le compagnie assicurative, «sono disponibili e pronte a collaborare » col governo per individuare la formula più efficace di assicurazione obbligatoria delle abitazioni contro le calamità naturali. Lo afferma il presidente dell’Ania Fabio Cerchiai per il quale è però prioritaria la decisione politica: «Il governo deve prima valutare con grande attenzione se l’iniziativa corrisponde all’interesse generale della collettività».
Perché?
«Per poter essere applicata l’assicurazione deve rispondere al principio di sussidiarietà. E’ chiaro che il rischio di alluvioni o terremoti non è uguale in tutto il territorio, ma se facessimo assicurare solo le case che stanno sulle aree più pericolose dovremmo chiedere un premio troppo alto per chiunque» Invece...
«Se invece pagassero tutti, ovviamente in misura diversa secondo il rischio, il costo sarebbe contenuto ».
Quanto contenuto?
«Abbiamo calcolato che per un appartamento medio di 90-120 metri quadri l’assicurazione costerebbe, sempre ovviamente nella media, 15 euro al mese. Più o meno dai 100 ai 250 euro all’anno».
Come può reggere il principio della solidarietà per quegli italiani che sono lontanissimi dalle aree sismiche?
«L’assicurazione coprirebbe anche il pericolo di alluvioni, frane e via dicendo. E poi l’interesse è generale: si otterrebbe l’effetto preventivo di scoraggiare edificazioni non in regola con le norme di sicurezza. E questo vale anche per i palazzi più antichi: esistono sistemi per verificare e mettere in sicurezza anche essi».
Come sarebbe articolato il nuovo meccanismo di assicurazione?
«Secondo noi il modello francese è quello preferibile. Il primo livello vede in azione le compagnie assicurative che coprirebbero fino ad un certo ammontare, quindi entrerebbero in campo le società di riassicurazione e infine come assicuratore di terzo livello, cioè in grado di coprire i danni più ingenti delle eventuali catastrofi, per esempio sopra i 6 miliardi di euro, lo Stato. A cui comunque andrebbe nel frattempo una percentuale dei premi riscossi».
Ci fa qualche cifra?
«Il tetto rimborsabile per ciascuna abitazione sarebbe di 150 mila euro. Il totale dei premi riscossi in un anno, ipotizzando una cifra media di 150 euro per ognuna dei 27 milioni di abitazioni civili esistenti in Italia, dovrebbe aggirarsi sui 3 miliardi e mezzo. Ci sono poi eventualmente negozi, industrie, ospedali privati. Negli ultimi 7 anni i danni per calamità naturali sostenuti dallo Stato sono stati pari a 4 miliardi l’anno per un totale di 32 miliardi. Insomma l’utilità dell’assicurazione obbligatoria, sulla linea di quanto avviene in Francia, Germania, Belgio, Usa è fuor di dubbio».