Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  aprile 11 Sabato calendario

LETTERE

Ho seguito con pena le vicende di questi giorni, ho pianto per i morti, ammirato l’abnegazione dei volontari e la dignità dei sopravvissuti. Accanto a questi sentimenti, una riflessione si è fatta viva nella mia mente: da insegnante di lettere, in pensione, non ho potuto fare a meno di notare la correttezza e la proprietà linguistica dei diversi intervistati. A qualsiasi età o ceto appartenessero, tutti riuscivano a rendere le loro emozioni in modo chiaro.
Quanta differenza con il linguaggio dei terremotati degli anni passati, quando le persone stentavano a usare l’italiano! Merito della tanta bistrattata scuola? Lo voglio credere, perché mi ripaga delle tante accuse di cui mi sono sentita indirettamente oggetto nei miei lunghi anni di insegnamento.

Rosa Alba Mazzarella
Caserta