Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  aprile 17 Venerdì calendario

SUSAN BOYLE PER FOGLIO DEI FOGLI 20 APRILE 2009

(versione corta) Da sabato 11 aprile milioni di persone sparse in tutto il mondo hanno visto la performance di Susan Boyle, zitella scoezzese di 47 anni che presentatasi sul palco del programma tv inglese ”Britain’s got talent” ha zittito pubblico e giuria che la prendevano in giro per il suo aspetto (niente trucco, capelli spettinati, doppio mento) con una soprendente esecuzione di ”I dreamed a dream” dal musical Les Misérables. Baciata da un’improvvisa enorme popolarità, è stata subito invitata ai più importanti talk show d’oltreoceano, la Sony ha già avviato le trattative per la realizzazione di un disco, un regista di Hollywood sarebbe pronto a portare al cinema la sua storia. [1]

Presentandosi a pubblico e giuria, la Boyle aveva detto di essere disoccupata, di non essere mai stata baciata e di vivere sola col suo gatto. [2] Figlia di Bridget, morta novantunenne due anni fa, e di Patrick, morto dieci anni fa, cresciuta con nove fra fratelli e sorelle, causa una carenza d’ossigeno alla nascita ha sempre avuto problemi d’apprendimento e per questo da bambina i compagni di scuola si prendevano gioco di lei. Appassionata di canto dall’età di 12 anni, negli ultimi tempi si era esercitata in chiesa e col karaoke: la decisione di presentarsi a ”Britain’s got talent” era stata presa per esaudire l’ultimo desiderio della madre. [3]

Nel commentare la performance della Boyle, qualcuno ha parlato di ”Rocky moment”, aggiungendo che poco importa cosa sarà di lei in futuro, quel che conta è che ha dimostrato di poter stare più che dignitosamente sul palcoscenico. [4] Altri hanno spiegato che il suo successo, la storia di una persona apparentemente senza speranza che riesce d’improvviso a cambiare la sua vita, risulta addirittura terapeutica in un momento reso particolarmente difficile dalla crisi economica. [5] Su americanthinker.com sono arrivati a definirla ”un’anti Obama” che a differenza del presidente bada più alla sostanza che all’apparenza. [6]

Secondo John Rash, esperto di pubblicità, il caso Boyle mostra che oggi chiunque può diventare una star mondiale nel giro di una notte. Pochi minuti dopo che l’exploit era stato trasmesso in tv era già nato il sito susan-boyle.com: Steven Rosenbaum, amministratore delegato di magnify.net, dice che i contatti sono stati 27.000 lunedì scorso, 167.000 martedì, 461.000 mercoledì ecc., registrando una progressione senza precedenti. [7] Giovedì I dreamed a dream era al 39° posto tra le canzoni più scaricate da Itunes. [8] Venerdì il quotidiano scozzese Daily Record ha fatto sapere che nel 1999 la Boyle aveva cantato una versione di Cry me a river inserita in un cd pubblicato per beneficenza: subito si è scatenata la caccia alle 1.000 copie. [9]

Qualcuno insinua che potrebbe trattarsi di una perfetta operazione di marketing. Su businessinsider.com hanno scritto che la Boyle potrebbe essere un’ex cantante riciclata per l’occasione. A supporto della tesi, gli scettici ricordano che in fin dei conti non sarebbe la prima volta che ”Britain’s got talent” ricorre a questo schema (brutto di talento) [10]: Paul Potts, il cantante lirico decisamente sovrappeso che ha vinto l’edizione 2007, ottenne con la prima audizione lo stesso risultato (decisiva la sua interpretazione del Nessun dorma), da allora ha venduto oltre 4 milioni di dischi. [11]

Arrivasse alla finale, la Boyle canterebbe davanti alla regina al Royal Variety Show. Per niente preoccupata dalla prospettiva, ha spiegato che in una tale occasione potrebbe aspettarsi più attenzione sulla performance canora che sull’aspetto. [8] In realtà la Boyle ha già mostrato i primi cedimenti alla vanità: stuzzicata dal paragone con Potts, ha detto di sentirsi molto più bella di lui; interrogata sulla sua reazione nel rivedersi in tv, ha confessato che più che rallegrarsi per il modo in cui cantava si era rattristata per il modo in cui appariva: «Sembravo un garage. stato mortificante e persino un po’ scioccante». [12]

In molti si chiedono adesso se la Boyle debba cambiare il suo aspetto. La giurata Amanda Holden (rifattissima) le ha raccomandato di non cambiare niente, convinta come molti che renderla più presentabile potrebbe farle perdere almeno in parte il favore del pubblico. [12] Altri sostengono invece che dovrebbe darsi una sistemata e citano la persistente popolarità di My fair lady, musical che racconta la trasformazione di una fioraia cockney in donna di classe. [13] Sulle sue qualità canore per ora non c’è dibattito: Rob Leigh, che aveva osato esprimere i suoi dubbi sul Mirror, è stato subito sommerso dagli insulti provenienti da tutto il mondo. [14]