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 2009  aprile 16 Giovedì calendario

DIVORZIO TRA I POOH DOPO 38 ANNI


Stefano D’Ora­zio, batterista dei Pooh dal 1971, quando sostituì Valerio Negrini deciso ad abbandona­re la scena per essere solo auto­re (il 5˚Pooh dietro le quinte), lascia la storica formazione. E sarà sostituito. Gli altri tre Po­oh infatti non vo­gliono sentir parla­re di scioglimento.

La notizia circolava da parecchio tem­po. Ora è ufficiale.

Comunque, se ne saprà di più doma­ni, nella conferenza stampa durante la quale sarà presenta­to l’album di addio dell’attuale forma­zione (uscirà l’8 maggio).

La crisi era in atto da tempo. Nell’ultimo anno e mezzo era andata crescendo la tensione fra Stefano D’Orazio, che è an­che responsabile della parte fi­nanziaria e manageriale del complesso, e gli altri tre. D’Ora­zio (che a Natale aveva manda­to sibillini auguri individuali annunciando un 2009 di «gran­di cambiamenti») non si è mai sposato e non ha figli. Ai com­pagni rinfacciava di aver sem­pre avuto sulle sue spalle la complessa macchina organizza­tiva dei Pooh. Insomma a lui il ruolo faticoso della locomoti­va. Il gruppo ha una sede pro­pria alla periferia sud di Mila­no con uffici, sale di registra­zione, capannoni e molti dipen­denti fissi, dove vengono alle­stiti i faraonici spettacoli che li hanno resi famosi. Così, quan­do D’Orazio ha deciso di abban­donare, ha chiesto una grossa buona uscita. L’accordo, dopo estenuanti e litigiose trattative, è stato raggiunto.

Ad aggravare le tensioni, l’ul­timo progetto discografico nel quale la band propone una se­rie di successi di altri comples­si. Il disco, prodotto con gran­de cura e molto reclamizzato, è andato bene. Non così il tour: i fans non si sono mostrati di­sposti ad ascoltare dal vivo i Po­oh con canzoni diverse da quel­le del loro repertorio.

I singoli Pooh poi, negli ulti­mi tempi, hanno speso molte energie in progetti individuali. Stefano D’Orazio ha lanciato nelle scorse settimane la can­tante Silvia Di Stefano, corista dei Pooh, figlia della cantante Lena Biolcati (che ebbe una breve stagione di popolarità qualche decennio fa), attuale compagna del batterista.

Dodi Battaglia si è dedicato anima e corpo alla produzione di una nuova cantante di nome Corinne. Red Canzian ha mes­so in gioco la sua faccia a Sanre­mo per lanciare la figlia Chiara nata dal suo precedente matri­monio con la cantante Delia Gualtiero. Mentre Roby Facchi­netti ha aiutato a spada tratta il figlio Francesco, che, dopo l’esperienza sanremese, si è tro­vato a mietere successi come presentatore televisivo.

La decisione dei Pooh arriva dopo quasi un anno di consul­tazioni.

Una prima ipotesi di scioglimento con cessione in toto dei diritti alla loro attuale casa discografica, la Warner, che li ha ereditati dalla vecchia Cgd della famiglia Sugar, si sa­rebbe scontrata su un’offerta economica inferiore alle aspet­tative. Lo scioglimento poi tro­va la ferma opposizione di Do­di Battaglia e Roby Facchinetti poco disposti a rinunciare al piacere delle esibizioni dal vi­vo.

Roby Facchinetti, Dodi Batta­glia, Red Canzian (rispettiva­mente tastierista, chitarrista e bassista) liquideranno dunque il batterista-manager e prose­guiranno con tanto di tour esti­vo ancora con D’Orazio. Poi ar­riverà un nuovo batterista.

Da un punto di vista tecni­co- musicale la cosa non do­vrebbe creare problemi. Inso­stituibile, nei Pooh, è solo il nu­cleo Facchinetti-Negrini, sia per la capacità di scrittura di­mostrata nei decenni («Tanta voglia di lei», «Pensiero», «Uo­mini soli») sia per la particola­rissima timbrica di Facchinetti. Sostituire invece il ministro delle finanze Stefano D’Orazio non sarà semplice.