Alberto Piccinini, il Manifesto 16/4/2009, 16 aprile 2009
ANNO 60
In nome del Popolo Italiano, il tribunale civile e penale di Milano (...) ha pronunciato la seguente sentenza nella causa penale contro 1) Pizzigoni Orazio (...) 2) Merlin Clementina (...) imputati di reato di cui all’art. 656,57 C.P. e legge sulla stampa 8/2/1948 n. 47 per avere, il primo nella sua qualità di direttore responsabile del quotidiano «L’Unità», la seconda quale autrice, fatto pubblicare sul numero dell’Unità del 5 maggio 1959 un articolo dal titolo «La Sade spadroneggia ma i montanari si difendono», portante notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico e precisamente la sussistenza di un grave pericolo «per l’esistenza stessa del paese di Erto a ridosso del quale si stava costruendo un bacino artificiale di 150.000.000 metri cubi d’acqua che un domani erodendo il terreno di natura franosa potrebbero far sprofondare le case nell’acqua...» (...) In esito alle risultanze processuali osserva il Collegio che entrambi gli imputati vanno assolti dall’imputazione loro contestata perché il fatto non costituisce reato (...) Si è accertato che il bacino artificiale costruito dalla S.a.d.e. nel territorio del Comune di Erto costituisce e è considerato dagli abitanti del luogo un serio pericolo per il paese (...). (Sentenza di assoluzione della giornalista Tina Merlin denunciata per un articolo sulla diga del Vajont, 30.11.1960)