Wall Street Journal, 16 aprile 2009, 16 aprile 2009
Per Josè Luis Malo de Molina, capo economista della Banca di Spagna, i margini per nuove misure di stimolo economico sono ”inesistenti”
Per Josè Luis Malo de Molina, capo economista della Banca di Spagna, i margini per nuove misure di stimolo economico sono ”inesistenti”. Prima di qualsiasi altra mossa, compresi tagli fiscali, il governo Zapatero deve trovare il modo di tagliare il deficit a medio termine, altrimenti la Spagna rischia di trovarsi in una situazione in cui ”dovremo applicare misure restrittive su un’economia che resta in fase di contrazione” con l’effetto di peggiorare la caduta. Il piano già attuato da Zapatero ha avuto un effetto ”limitato” perché i soldi sono stati destinati al risparmio e non alla spesa degli spagnoli. Finché la fiducia delle imprese e dei consumatori non ripartirà gli spagnoli continueranno a sfruttare le misure di stimolo economico per pagare i loro debiti, senza nessun vantaggio economico. Pedro Solbes diceva le stesse cose di Malo de Molina, ma Zapatero lo ha sostituito con un nuovo ministro dell’Economia la settimana scorsa. Il primo ministro ricorda sempre il basso livello di debito pubblico spagnolo, che però potrebbe salire dal 39% di quest’anno al 60% nel 2010. Secondo la banca centrale il deficit 2009 raggiungerà l’8,3%, la disoccupazione (già al 15%) salirà al 19% entro la fine dell’anno.