Dagospia, 16/4/2009, 16 aprile 2009
IL MONACO GERONZI SI RACCONTA SUL WEB
Invece di scegliere YouTube o di fare combriccola su Facebook, Cesarone Geronzi si è aperto un proprio sito su internet per lasciare un segno nella storia (quella con la "s" minuscola).
Da ieri la vita e le opere del banchiere di Marino sono raccolte come in un grande libro per il popolo del web e si possono leggere digitando l’indirizzo www.cesaregeronzi.it. Non deve essere stata una scelta facile per il 74enne presidente di Mediobanca che nel suo ufficio apre il pc soltanto per leggere Dagospia e le quotazioni di Borsa. Comunque è un segno dei tempi, una novità che almeno nelle intenzioni sembra ispirata a una voglia di trasparenza e a una punta di narcisismo.
Chi ha messo insieme la Geronzi-story ha raccolto il curriculum extralarge della sua vita, gli interventi, le interviste, le decine di articoli e le fotografie che lo ritraggono accanto al Papa e sullo sfondo del Colosseo.
Purtroppo mancano le immagini del Geronzi bambino e non c’è nemmeno quella classica del pargoletto nudo sul letto di famiglia che tutti i contadini conservano alle pareti. Eppure il Geronzino di Marino deve essere stato caruccio e paffutello, così almeno raccontano i vecchi abitanti dei Castelli romani che adesso lo ammirano quando con la moglie Giuliana e le figlie Benedetta e Chiara, concede la sua benedizione alle plebi della Capitale.
C’è sempre tempo per rimediare, come c’è tempo per togliere di mezzo dall’home page quella frase in cui si legge che "l’attività svolta per 20 anni in Banca d’Italia gli mette addosso un saio e, come succede per un monaco, se lo sentirà suo per il resto della vita".
Il monaco Geronzi ha guadagnato nel 2008 3,2 milioni di euro e ancora calda è l’eco della sua liquidazione da Capitalia che lo ha messo al riparo da qualsiasi sorpresa.
Il sito del presidente di Mediobanca è tradotto addirittura in quattro lingue, ma dentro una gabbia grafica molto sobria manca ancora la casella dei video.
A questa lacuna si potrà sempre provvedere buttando dentro quello strepitoso duetto che Geronzi fece con Matteuccio Arpe in occasione di una Convention di Capitalia. Quello è un oggetto cult che un giorno o l’altro finirà su YouTube.