Elena Lisa, La stampa 14/4/2009, 14 aprile 2009
MAMMA MI SI SONO ALLUNGATI I PIEDI"
Il diciassettenne, goffo e nell’età ingrata già di suo, e per di più con le scarpe da basket del 46. Oppure la ragazzina che ambirebbe ai primi tacchi, ma che a Cenerentola proprio non somiglia, visto che ha il 40 di piede. Lasciati liberi senza lacci e costrizioni, immagine di assoluta libertà. Oppure curati, ben fasciati su zeppe vertiginose, simbolo di alta seduzione. Ma anche coperti da sneakers all’ultimo modello, espressione di uno status symbol. Chi l’ha detto che dei piedi non ci si preoccupi?
Punto debole
Secondo una ricerca dell’Associazione italiana di podologia, per sette persone su dieci le estremità sono un punto debole, un problema con cui fare i conti: se sono pochissimi quelli che apprezzano i propri piedi e sfruttano ogni occasione per metterli in mostra senza timori, la maggior parte se ne vergogna e tende a nasconderli. Ed è proprio per quest’ultima categoria che, oggi, nasce un problema in più. Camuffare o nascondere le proprie estremità diventa ancora più complicato perché i piedi di maschi e femmine hanno guadagnato ben due misure. E si comincia a notarlo nei teenager. Qualunque genitore se ne accorge quando in casa arrivano gli amici del figlio o della figlia, e lasciano le scarpe vicino alla porta.
Le ragazze sono passate da 37 a 39, qualcuna addirittura al 40, mentre nei giovani maschi si vedono sempre più spesso taglie extra large da giocatori di basket: 45, 46 e anche 47. A indicare l’aumento, oltre a studi specializzati in Italia, anche una ricerca pubblicata dal britannico «Daily Mail», condotta da un’azienda che produce calzature, la Debenhams. Costretta, nell’ultimo anno, a fabbricare scarpe per adolescenti sempre più lunghe. Ma c’è di più. Secondo gli studiosi, la crescita riguarderebbe anche le mani delle nuove generazioni, che rispetto all’aumento della statura non sarebbero «armoniche», cioè conforme. Motivo? Il cibo spazzatura, l’alimentazione sregolata, le abitudini alimentari sbagliate che renderebbero i giovani del terzo millennio dei mostri tutti piedi e mani. L’altezza media si è stabilizzata, le dimensioni di mani e piedi continuano a crescere.
Ripercussioni
Che i piedi dei giovani italiani accusino, negli ultimi anni, qualche malessere in più lo avvertono podologi e ortopedici. Già dai quindici anni dita a martello, unghie incarnite, piede piatto, alluce valgo e calli sono fastidi molto più frequenti che per le generazioni passate. Le ripercussioni di tali disturbi ricadono inevitabilmente su schiena e articolazioni, e le principali accusate, nemmeno a dirlo, sono proprio le scarpe. Gli esperti puntano il dito contro il vizio di far camminare scalzi in casa i bimbi che muovono i primi passi, la moda delle scarpe da ginnastica sette giorni su sette, e soprattutto i chili di troppo che appesantiscono un numero sempre più alto di bambini.