Wall Street Journal, 15 aprile 2009, 15 aprile 2009
Una regola del Trouble Asset Relief Program prevede che le banche aiutate dal governo americano non sostituiscano i dipendenti licenziati con stranieri
Una regola del Trouble Asset Relief Program prevede che le banche aiutate dal governo americano non sostituiscano i dipendenti licenziati con stranieri. La legge che ha introdotto il piano di aiuti all’economia limita la possibilità di ottenere permessi H-1B (quelli per i lavoratori non americano) per i nuovi assunti. Prima di avere questi permessi gli istituti devono dimostrare di avere tentato, invano, di trovare cittadini statunitensi per occupare quelle posizioni. Il capo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, ha definito questi limiti ”protezionisti e autodistruttivi”. JPMorgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno reagito proponendo ai neolaureati dei college statunitensi di andare a lavorare nelle sedi estere. In particolare a Londra, Hong Kong e San Paolo, centri finanziari che si stanno ripopolando di giovani non americani che non possono più lavorare a New York.