Alessandra Farkas, Corriere della sera 15/4/2009, 15 aprile 2009
IL MIRACOLO DI STELLA: NATA DAL SEME CONGELATO 22 ANNI FA
« un vero miracolo», spiega commosso alla Abc il 39enne Chris Biblis, la figlioletta Stella in braccio, «sono riuscito a plasmare una creaturina. Spero d’ispirare altri uomini e donne, oggi affetti da gravi patologie, perché c’è vita anche dopo il cancro e dopo la leucemia ».
Le lacrime di gioia di Biblis corrono sul Web, commosso di fronte alla storia incredibile e insieme toccante di quest’omone del North Carolina, sterile a causa delle massacrante chemio e radioterapia per curare una leucemia adolescenziale, che lo scorso 25 febbraio è diventato papà di una bambina: 22 anni dopo aver consegnato il suo sperma ad una banca della fertilità perché fosse congelato.
Stella Biblis, un fagottino tenero e roseo dai capelli scuri, è stata concepita in provetta grazie al seme che Chris, oggi completamente guarito, aveva fatto conservare su richiesta della madre, convinta che un giorno suo figlio si sarebbe ristabilito e le avrebbe regalato dei bei nipotini. «Ero un teenager che pensava solo a finire la scuola e a guarire – racconta l’uomo ”, la prospettiva di essere sposato o di avere un figlio era l’ultima cosa che mi passava per la testa». Ma mentre lui, allora solo 16enne, si sottoponeva ad estenuanti chemioterapie, la futura nonna lo convinse a congelare un campione di sperma e a depositarlo presso il Xytex International Ltd di Atlanta.
Era il 25 aprile del 1986. Ventidue anni più tardi, il 12 giugno 2008, lo sperma è stato scongelato nella Reproductive Endocrinology Associates, una clinica per la fertilità di Charlotte, Carolina del Nord, ed è stato usato per fecondare un ovulo della moglie 33enne di Chris, Melodie. «Per la medicina si tratta di un record da Guinness dei Primati – spiegano gli addetti ai lavori – per l’arco di tempo in cui il seme maschile è rimasto congelato prima dell’ uso». Il primato precedente era di 21 anni. Ma secondo gli esperti tutti quegli anni passati nel freezer non aumentano il rischio di anormalità genetiche o problemi per la salute di Stella. «Ha tutte le carte in regola per essere una bambina perfettamente sana e normale» spiega il Richard Wing, il medico membro dell’equipe che ha effettuato il miracolo. I Biblis hanno deciso di rendere pubblica la loro odissea «per mostrare i passi da gigante fatti dalle terapie contro l’infertilità negli ultimi due decenni». «Quando lo sperma del ragazzo è stato ibernato – sottolinea Wing – non esisteva nemmeno la sofisticata procedura che ha reso possibile il concepimento di Stella».
La Icsi, tecnica dell’iniezione di liquido seminale intracitoplasmatico, permette di selezionare una cellula di spermatozoo sana e inserirla in un ovocita in laboratorio: venne testato per la prima volta con successo solo nel 1992. Poiché i coniugi Biblis hanno scelto di congelare ben cinque embrioni, non è da escludere che Stella possa, in futuro, avere fratelli e sorelle. Il suo caso è destinato ad aprire nuovi orizzonti per i malati che con l’aiuto della scienza possono programmare il loro futuro. E, anche davanti ad un presente poco roseo, pianificare una famiglia come tutti gli altri. A giudicare dalle reazione della gente della strada sul sito della Abc, anche l’opinione pubblica americana è favorevole alla nuova frontiera. « più che un miracolo’ esulta Gerenee – è quasi una benedizione divina». «Che storia meravigliosa – gli fa eco Karen – i bambini dovrebbero nascere solo da genitori che li desiderano davvero. Come Stella per l’appunto ».