lettera di Bruno Vespa a Giorgio Dell’Arti, 14/04/2009, 14 aprile 2009
LETTERA DI BRUNO VESPA A GIORGIO DELL’ARTI SUL CASO SANTORO
«Debbo chiarire innanzitutto che ”Porta a porta’ è prodotta dalla Rai e non da me e che il mio contratto risale al 2001, tanto è vero che vengo pagato con il controvalore in euro delle lire di allora, quando si stabilì che comunque avrei guadagnato meno di colleghi in situazioni analoghe. Questo nonostante io avessi contrattato le dimissioni da direttore giornalistico, con una liquidazione di appena trecento milioni di lire dopo 39 anni di anzianità.
Le condizioni di lavoro di Santoro in Rai sono di assoluto privilegio. Egli risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico che ai miei non viene riconosciuto: tanto è vero che quando fanno causa alla Rai la vincono proprio per il confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai, mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro. Michele è un bravo autore televisivo, ma è noto che se io avessi fatto programmi come i suoi da molti anni avrei dovuto abbandonare la Rai. Questo per la precisione».