Alessandra Retico, la Repubblica 14/4/2009, 14 aprile 2009
E AL POSTO DEL SUPPLENTE ARRIVA IL BUTTAFUORI
Cercasi supplente a scuola. Candidati preferiti: buttafuori, guardie carcerarie, vigili del fuoco, soldati. Non servono titoli, basta l´aspetto tosto, maniere che guai a chi fiata. Alcuni istituti in Gran Bretagna hanno già assunto personale tra ex militari e professionisti della sicurezza per mantenere la pace in quei vuoti di potere che sono le assenze degli insegnanti di ruolo. "Crowd control": è questo che devono fare gli omoni supplenti, controllare la massa di studenti che imbizzariscono nell´anarchia, imporre con un´inappellabile occhiataccia la disciplina. Costano meno dei docenti vicari, fanno più impressione.
Certo, potrebbe non bastare, sono irrefrenabili certi adolescenti. E allora che vengano rinchiusi. In "stanze dell´esclusione", una specie di zona di isolamento per irreggimentare i casi disperati, territori di decongestione della violenza, un regime punitivo che eviti contagi al resto della classe. Un´idea questa di Sir Alan Steer, ex insegnante, consulente del governo in materia di condotta e disciplina a scuola, lo chiamano lo "zar del comportamento", scrive rapporti e linee guida su cui si muove il responsabile della Scuola inglese, Ed Balls. E pensare che Sir Alan Steer è tra quelli che più di una volta ha detto: «Non bisogna demonizzare i giovani».
Ci sono anche quelli meno teneri, infatti. I conservatori scozzesi: hanno chiesto l´istituzione di «unità a tolleranza zero» dove isolare gli indisciplinati vietando loro di tornare in aula finché avranno dimostrato di sapersi autogestire e comportare meglio. Perché mica si scherza in Gran Bretagna, bullismo e violenza tra i minorenni hanno creato più di un grattacapo al governo. I sindacati della scuola, nel convegno annuale della loro sigla Nut, si dicono preoccupati. Un delegato di una scuola nel nord di Londra, Andrew Baisley, ha raccontato come l´istituto si fosse rivolto a un´agenzia di buttafuori e ne avesse ingaggiati due proprio per la loro capacità di «essere rigidi e di alzare la voce». Una di queste, l´Aspire People, pubblica annunci per aspiranti supplenti: «Nessuna competenza scolastica, ma capacità di mantenere l´ordine». Supervisori col corpo, totem di severità: i ragazzi fanno i compiti assegnati loro in precedenza, il soldato li tiene d´occhio. I docenti non amano soluzioni da caserma, dicono che i supervisor saranno pure bravi a mantenere la calma ma poi chi insegna ai ragazzi algebra e letteratura? A volte vengono impiegati per periodi anche di sei settimane, le conseguenze negative sull´insegnamento si possono immaginare. Dunque chiedono sostituti pari, personale qualificato che sappia interagire con gli alunni. A breve il rapporto annuale del governo sul comportamento nelle scuole, lo zar Steer ha già prefigurato l´esito: «Chi sorpassa certi limiti deve essere consapevole delle conseguenze». Altolà.