verie, Giorgio Dell’Arti, 14 aprile 2009
La notte tra il 6 e il 7 dicembre 2008, nel quartiere Exachia di Atene, un poliziotto ammazzò lo studente Alexis Grigoropoulos, di anni 15
La notte tra il 6 e il 7 dicembre 2008, nel quartiere Exachia di Atene, un poliziotto ammazzò lo studente Alexis Grigoropoulos, di anni 15. Seguirono disordini provocati da duemila anarchici vestiti di nero, con i cappucci in testa (guerriglia, saccheggi, rifiuto assoluto di incontrare i giornalisti), a cui si unirono prima i greci figli di immigrati (le autorità del posto non gli dànno i documenti), poi i liceali, autoconvocatisi col sistema degli sms e delle chat, infine la generazione cosiddetta ”600 euro”, venti-trentacinquenni senza nessun futuro visibile. «La rivolta greca ha complicato parecchio la situazione del debito di Atene. I bond greci a 10 anni mercoledì sono saliti a un tasso record del 5,06%, portando la differenza con i bund tedeschi a 188 punti base. La Grecia, che ha tenuto un altissimo livello di deficit negli anni del boom del credito, ora rischia una rapida contrazione dei consumi e un’impennata della disoccupazione». Così il Wall Street Journal dello scorso 12 dicembre. Alla fine dell’anno la differenza tra i bond greci e quelli tedeschi era arrivata a 230 punti. Prova generale della mobilitazione 2008, la mobilitazione 2006 grazie alla quale venne impedita la privatizzazione del sistema scolastico. I giovani sono convinti che anche nel 1974 furono loro a rovesciare i colonnelli (non è del tutto vero). La rivolta del 2008 non ha finora portato a niente per via delle divisioni tra i gruppi. La Grecia, per evitare che i suoi titoli non trovino compratori, li collocherà presso le banche sostenute dallo Stato. C’è anche l’ipotesi, rivelata dal quotidiano Kathimerini, che a comprare sia la stessa Bce, in modo da sostenerne la quotazione. La Grecia di oggi: disoccupazione giovanile tra il 25 e il 30 per cento, ceti medi impoveriti, università in sfacelo, troppi statali, Karamanlis che ha in Parlamento un vantaggio di un solo seggio. Unica speranza, secondo gli osservatori internazionali, che lo Stato venda qualcosa e che vengano a comprare gli stranieri. Sulle riforme: i conservatori sono stati messi al tappeto dai tumulti, i socialisti (Pasok) sono legati ai sindacati e possono muoversi poco. Robert D. Kaplan, che prevede una paralisi generale: «Le accelerazioni e i rallentamenti incontrollati del capitalismo [globale] si sono lasciati dietro una scia di rancori tra i meno abbienti, che in Europa sono spesso i più giovani. E questi giovani hanno oggi la possibilità di organizzarsi in tempo reale, grazie a sms e altri mezzi di comunicazione, senza aspettare passivamente di ricevere notizie dai giornali e dalla televisione. La tecnologia ha dato potere alle masse, o ai teppisti». Grecia devastata anche dalle popolazioni di disperati che scappano dall’Asia sperando di arrivare da qualche parte in Europa e che il governo accoglie nella misura dello 0,04 per cento. Arrivi nel 2006: 12.500. Nel 2007: 25.113. Nel 2008 sono ancora aumentati. A Patrasso centinaia di adolescenti afgani – più spesso azeri o tagiki, ma talvolta anche pashtun - fermi davanti al porto, dall’altra parte della strada, dietro la ferrovia, puntano un certo varco tra i cancelli 6 e 7. Sperano di saltare su una nave o su un camion e arrivare in Italia. I poliziotti fanno finta di non vedere. Dall’Italia raggiungerebbero la Gran Bretagna o la Scandinavia. Gli italiani della Polmare li rimandano quasi sempre indietro. Case degli afghani a Marina di Patrasso, a un chilometro di distanza: scheletro in legno, su cui si incolla del cartone, che viene ricoperto da fogli di nailon. Niente servizi igienici. L’acqua e l’elettricità vengono piratate alla rete cittadina con collegamenti volanti realizzati dagli stessi profughi. Anche in Ucraina potrebbero piratare il gas naturale, adesso che i russi hanno sospeso i rifornimenti (i russi vogliono dagli ucraini il saldo di un debito di 2,2 miliardi di dollari). Il gas deve essere in ogni caso fatto arrivare agli altri Paesi europei, quindi una certa quantità di metri cubi va comunque deviata per mantenere inalterata nel sistema la pressione di 75 bar. Se russi e ucraini non si metteranno d’accordo, sarà semplice praticare un foro, inserire una valvola, convogliare il gas in un tubo e far finire il tubo in un’autocisterna. Con questo sistema, negli anni Ottanta, una banda della California rubò 300 mila barili di petrolio e la compagnia se ne accorse solo dopo tre anni. «La Guardia costiera di Atene è abituata a trainare i gommoni di clandestini in acque internazionali e, occasionalmente, a bucarli per provocarne l’affondamento» (Human Right Watch). Gli afghani di Marina di Patrasso: non più di 1.500, tutti maschi. Altri servizi messi su in qualche modo: la moschea, l’ambulatorio (di Medici senza Frontiere). Tizi col cellulare e l’aria da boss (’smugglers”), che s’aggirano tra una baracca e l’altra, ti vendono i posti letto e per duemila dollari dicono di poterti imbarcare su un camion o su una nave sicuri. Il caso di Seid Mursha, 17 anni, arrivato in Italia sette volte e sette volte rispedito in Grecia. I greci sono al secondo posto in Europa per consumo di antibiotici (noi al quarto). Marty Feldstein e Gary Becker, nel momento in cui nasceva la moneta unica, prevedevano problemi nell’eurozona, specialmente a sud, a causa delle diverse politiche fiscali («shock asimettrici»). A Marina di Patrasso è stato eletto sindaco un pashtun che organizza la sorveglianza notturna per prevenire le incursioni dei giovani greci razzisti. Intorno sono anche stati aperti due bar, due negozi di alimentari, un negozio di scarpe.