Chi ha cucinato l’ultima cena? storia femminile del mondo, Rosalind Miles (traduzione di Luisa Pece), Elliot Edizioni, marzo 2009, Roma., 14 aprile 2009
«CHI HA CUCINATO L’ULTIMA CENA?» STORIA FEMMINILE DEL MONDO
di ROSALIND MILES- ELLIOT EDIZIONI 2009-
STORIA La storia della razza umana inizia con la femmina. La donna portava il cromosoma originale, la sua adattabilità evolutiva ha assicurato la sopravvivenza della specie.
ERRORI La nascita di un maschio prevede il cromosoma Y che alcuni scienziati considerano come un errore genetico, una «X deforme e spezzata».
REGOLE «La femminilità è la norma, la forma fondamentale della vita» (Amaury de Riencourt, 1974).
ORIGINI Discendiamo tutti dallo stesso ominide primitivo, una donna. Scienziati dell’università di Berkeley in California e di Oxford hanno isolato un’impronta del DNA comune a tutta la razza umana rimasta immutata per millenni. Quest’impronta è femminile. La donna «sorgente di geni» viveva in Africa circa 300.000 anni fa: i suoi discendenti hanno dato origine a tutti gli esseri in vita.
LAVORO 1 Compiti della donna nell’età della Pietra: raccolta del cibo, cura dei bambini, lavorazione delle pelli, cucina, fabbricazione di oggetti di ceramica, intreccio di erbe, canne e strisce di corteccia per costruire canestri, fabbricazione di ripari (temporanei o permanenti), costruzione di utensili (spatole di pietra per raschiare le pelli e lame affilate per recidere i tendini degli animali e lavorare degli indumenti), utilizzo medicinale di piante ed erbe.
PRODUZIONE Nell’età della Pietra le donne producevano fino all’80% del cibo assunto ogni giorno dalla tribù.
LAVORO 2 Il rapporto delle attività svolte da donne e uomini in epoca primitiva era di cinque a uno.
LAVORO 3 Le donne oggi costituiscono un terzo della forza lavoro nominale nel mondo, percepiscono soltanto il dieci per cento del reddito mondiale e possiedono solo l’un per cento della proprietà.
ORARI Orario di lavoro nelle fabbriche all’epoca della rivoluzione industriale: dalle 5 alle 20. Nei periodi di punta si iniziava alle 3 e si finiva alle 22. Gli straordinari non erano pagati.
GUADAGNI Nell’Inghilterra del XVII secolo i lavoratori ricevevano otto pence «senza carne e bevanda», le lavoratrici tre quarti della cifra; i mietitori guadagnavano cinque pence «con carne cruda e bevanda», le mietitrici tre. Questa proporzione tra i salari esiste tuttora.
ABITUDINI «La tipica tendenza dell’essere umano moderno a usare la mano destra è un fenomeno femminile» (Niegel Calder, 1984). Da sempre la donna ha l’abitudine di portare il bambino sul lato sinistro del corpo per avere libera la mano destra.
DIVINITA’ Inanna, dio dei Sumeri (2300 a.C.), era donna. I sumeri la veneravano per i suoi riccioli arruffati, per il suo grembo di miele, per la sua vulva opulenta «come un vascello del paradiso», per i doni naturali che faceva «sgorgare dal suo ventre» ecc.
TEMPI La sacralità della donna rimase in vigore per almeno 25mila anni (secondo alcuni studiosi per 40 o 50mila).
NASCITE Prima di capire come funzionasse la riproduzione, si pensava che alle donne i bambini nascessero spontaneamente, senza nessun collegamento con l’atto sessuale. Gli aborigeni australiani credono ancora che nelle pozze d’acqua e negli alberi dimorino spiriti bambini che entrano a caso nelle donne quando vogliono nascere.
COMANDAMENTI «Ascoltate quanto dice la Dea - Sposa, la Madre Reale, la Padrona del Mondo» (comandamento inciso alla base della statua del re egizio Ramstete II nel XIV secolo a. C.).
REGINE Semiramide regnò sugli Assiri per quarantadue anni. Erodoto la chiamava «figlia della Dea» o «Dea». Il potere passava da madre a figlia in linea diretta, un uomo diventava re solo quando sposava la regina.
DIRITTI 1 In Egitto la donna era sovrana, dea, sposa della divinità, grande sacerdotessa, oggetto totemico di venerazione. A Sparta le donne erano proprietarie di due terzi delle terre. Le arabe possedevano le greggi, i mariti si limitavano a pascolarli. Tra i Monokini, nativi americani, alcune donne possedevano di diritto tra le 1200 e le 1500 canoe di corteccia di betulla. Il codice di Hammurabi stabiliva che la dote di una donna doveva essere consegnata a lei non al marito.
DIRITTI 2 In Egitto la moglie che prestava denaro al marito poteva chiedergli l’interesse.
DIVORZIO 1 A Babilonia una donna umiliata dal marito poteva chiedere la separazione per motivi di crudeltà. Se una coppia divorziava, la donne manteneva la cura e la potestà sui figli.
USA & GETTA Nel culto della Grande Madre l’uomo era il consorte da usare, il sovrano sacrificale, il fuco usa e getta. La donna era tutto, l’uomo niente.
DOVERI 1 «Gli uomini non devono fare altro che copulare» (un aborigeno australiano).
RITI Rito di iniziazione nella tribù australiana degli Aranda: il pene era tagliato in due per riprodurre la vulva nel corpo maschile.
SACRIFICI Quando si capì che l’uomo era determinante nela gravidanza, la donna divenne sacrificabile.
PRIMADONNA 1 La prima ginecologa della storia si chiamava Agnodice e visse nel IV secolo a.C. All’inizio si finse uomo, poi, accusata di sedurre le donne, rivelò la sua identità e fu denunciata di aver praticato una professione che per legge poteva essere esercitata solo dagli uomini.
PRINCIPI «In Cristo non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina» (San Paolo).
DIRITTI Nella società pre-islamica per esempio le donne avevano il diritto di scegliersi i mariti (al plurale).
DIVORZIO 2 Quando una donna beduina voleva divorziare da uno dei suoi mariti si limitava a far ruotare la sua tenda per segnalare che la sua porta non era più aperta per lui.
IMMAGINI «La donna non è fatta a immagine di Dio, mentre l’uomo soltanto è l’immagine di Dio» (Sant’Agostino).
PREFERENZE «Gli uomini hanno autorità sulle donne poiché Dio ha preferito alcune creature ad altre» (Maometto).
GLORIE «L’uomo è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo» (San Paolo ai Corinzi).
DETTI «L’uomo è paradiso, la donna inferno» (proverbio arabo).
DOVERI 2 «Dio formò il suo corpo perché appartenesse a un uomo, perché avesse figli e li allevasse» (Lutero).
PAROLE Tra le tribù mongole per oltre un millennio le donne non hanno avuto il diritto di pronunciare alcune parole.
MOTTI «Presto sposa e presto morta» (Motto delle donne indiane).
CONDANNE Giovanna d’Arco nel 1431 fu condannata al rogo per aver indossato abiti maschili.
DETTI «Il lavoro dell’uomo termina al tramonto del sole, il lavoro di una donna non finisce mai» (distico inglese).
PRIMADONNA 2 Théroigne de Méricourt, cantante, cortigiana, nel 1789 vestita da Amazzone guidò l’assalto alla Bastiglia e la marcia delle donne su Versailles.
PRIMADONNA 4 Nell’impresa nordamericana, il primo neonato dell’impero fu una femmina, chiamata Virgina Dare, nata a Roanoke Island nella festività dell’Ascensione del 1587. Analogamente, il primo australiano bianco fu la neonata Rebekah Small, che venne al mondo poco dopo l’arrivo della prima flotta nel 1788.
DIVORZIO 3 Nel 1848 la signora Dawson chiese il divorzio: il marito l’aveva tradita e violentata. L’Alta corte di giustizia inglese respinse la richiesta perché ”non può nutrirsi dubbio alcuno sul predominio generale che la legge d’Inghilterra attribuisce al marito sulla moglie, egli può tenerla con la forza e gli è consentito picchiarla”.
PRIMADONNA 5 Per diventare la prima donna medico d’Ungheria, Vilma Hugonnai- Wartha dovette iscriversi ai corsi avanzati di latino e matematica, lavorare come assistente infermiera per il professore della facoltà di medicina, redigere due tesi di laurea, superare uno speciale esame orale in aggiunta al normale corso di studio seguito dagli maschi. Alla fine, nel 1879, in quanto donna ricevette solo un certificato di ostetrica.
VOTO Nel 1869, il Wyoming, stato americano dell’Ovest, concede il diritto di voto alle donne. Seguono la Nuova Zelanda nel 1893 e la Gran Bretagna nel 1918.
PUNIZIONI Nella Cina prerivoluzionaria l’uomo che si rifiutava di picchiare la moglie ogni sera poteva essere gettato nelle prigioni sotterranee dal magistrato locale o dal padrone delle terre.
PRIMADONNA 5 Nel 1960 Sirimavo Bandaranaike divenne la prima donna a capo di Governo nello Sri Lanka.
POLITICHE 1 Nancy Astor, la prima donna ad accedere al Parlamento inglese, descrisse i suoi se mesi in carica come un «puro e semplice inferno». La socialista francese Jeanne Déroin, nel 1849, fu irrisa per aver cercato di entrare nel parlamento francese. Nel 1872 Victoria Clafin Woodhull fu la prima donna a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti d’America.
POLITICHE 2 Nel 1966 Indira Gandhi fu la prima donna a diventare primo ministro in India; nel 1969 Golda Meir ottenne il suo trionfo nella roccaforte dei patriarchi in Israele; nel 1974 Eleanor Grasso fu la prima donna ad essere eletta governatore negli Stati Uniti. Vigdìs Finnbogadòttir, eletta in Islanda nel 1980, prima donna a capo di uno Stato.