Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  aprile 13 Lunedì calendario

NELL’ANNO

darwiniano, una notizia che può dare al concetto di evoluzione una sfumatura sensuale: stando ai dati raccolti dalla Wacoal America, azienda leader nella produzione di reggiseni, la taglia media del seno delle donne è aumentata di una misura negli ultimi 15 anni. Mica poco, considerato che fino a qualche anno fa le protagoniste di La febbre del sabato sera ed Happy Days erano costrette a imbottirsi i maglioni con l’ovatta per far colpo sul bello di turno.

Il problema maggiore oggi ce l’hanno le case di moda, che sfornano capi studiati per corpi filiformi e si scontrano con seni sempre più procaci. Più furbe le aziende produttrici di intimo, che ormai hanno trasformato la prima taglia in seconda e la seconda in terza. Come dargli torto: quella più acquistata nei primi sei mesi del 2009 è stata addirittura la quarta, contro una terza abbondante dell’anno scorso.

Una casa di produzione di intimo che vende capi online, la Bare Necessities, ha confermato questi risultati dimostrando che la taglia quarta è stata la decima più venduta nel 2008, mentre nel 2002 si piazzava appena al 17esimo posto. E proprio quest’anno la Elle Macpherson Intimates, azienda fondata dalla celebre modella soprannominata "The Body", introdurrà nella nuova collezione reggiseni per donne decisamente procaci, fino alla settima taglia. "I reggiseni delle donne di oggi non sono come quelli che indossavano le loro madri - spiega Noah Wrubel, capo esecutivo di Bare Necessities - noi lo chiamiamo ’effetto quarta misura’".

Ma quali sono le ragioni di tanta abbondanza? Le teorie sono molte. Alcuni la attribuiscono all’attenzione crescente nei confronti dell’aspetto fisico: la tendenza a curare il proprio corpo in ogni modo, dalla palestra all’assunzione di proteine, potrebbe aver accelerato i tempi di questa evoluzione.

Uno studio condotto nel 2007 dal Centro americano per la prevenzione e il controllo dei disturbi ha però anche dimostrato che il tasso di obesità delle donne adulte nel mondo è aumentato del 2,1% fino al 2004 e del 35,3% dal 2004 ad oggi. Una accelerazione andata di pari passo con le dimensioni dei seni, che risentono istantaneamente degli sbalzi di peso corporei, gonfiandosi o sgonfiandosi a seconda della dieta.

Un’altra delle cause poi è quella della crescente popolarità del bisturi. Ma per avere un seno più grosso non c’è solo la chirurgia plastica, visto che il mercato offre di tutto: pomate, proteine speciali, stimolatori. Senza contare, concludono gli esperti, che l’età media della vita delle donne si è allungata, e che quelle di una certa età hanno un seno più grande a causa degli sbalzi ormonali.

In mezzo a questo mare dati, c’è poi un’altra questione da considerare: la scelta del reggiseno "giusto", o meglio della taglia più adatta al proprio seno. E’ questo un fronte sul quale regna l’approssimazione, tra ragazze che comprano reggiseni grandi per sembrare più formose e altre che preferiscono coprire le forme. Per l’esattezza, circa otto donne su dieci comprano reggiseni di taglia sbagliata: tanti che la conduttrice tv più famosa del mondo, Oprah Winfrey, ha dedicato al tema una parte del suo programma, insistendo affinché le spettatrici acquistassero solo reggiseni della propria taglia. Negli Usa pare che questa campagna di informazione abbia fatto da spartiacque, mostrando la vera identità dei "seni" delle ragazze americane. Che a quanto pare non hanno niente da invidiare alla Sofia Loren dei tempi d’oro.

(13 aprile 2009) Tutti gli articoli di esteri