Tiziana Mantovani, Chi, 15 aprile 2009, 15 aprile 2009
«Il giorno delle nozze ero senza fiato, con i lucciconi. E ridevo come una pazza», svela Micaela Ramazzotti, da due mesi moglie del regista Paolo Virzì, protagonista al cinema del film ”Questione di cuore”, con Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese
«Il giorno delle nozze ero senza fiato, con i lucciconi. E ridevo come una pazza», svela Micaela Ramazzotti, da due mesi moglie del regista Paolo Virzì, protagonista al cinema del film ”Questione di cuore”, con Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese. Il film racconta l’incontro tra due uomini molto diversi, in sala rianimazione dopo un infarto, che diventano amici inseparabili. «Il mio personaggio, Rossana, è una donna combattiva, che si è innamorata del più bello del quartiere e l’ha sposato. Una donna tosta, e in questo mi assomiglia». Ha festeggiato il suo trentesimo compleanno con le nozze lampo, a sorpresa. «Ci piacevamo a tal punto che abbiamo deciso di sposarci. stato Paolo a chiedermelo. Nessuno se lo aspettava. Neanche mia mamma. In una settimana ho organizzato tutto». Un bilancio di questi primi mesi di matrimonio? «Sta andando benissimo. Paolo è un uomo eccezionale, geniale. Ci stiamo divertendo tanto. Ho sempre sognato che il mio uomo possedesse l’ironia, che mi facesse ridere, che fosse vero. Paolo è un ”bestione” affascinante e tanto, tanto sexy». Figli? «Se arrivasse un figlio saremmo felicissimi». Questo è un periodo perfetto. Momenti difficili? «Ho fatto una lunga gavetta. Dai 19 ai 24 anni ho sofferto di anoressia, per fortuna ne sono uscita prima che diventasse un problema grave. Col tempo si può imparare a volersi bene».