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 2009  aprile 09 Giovedì calendario

E’ DI DUE MILIARDI L’EREDITA’ AGNELLI" MARGHERITA RECLAMA IL TESORO SEGRETO


Sette posti-barca per yacht di grandi dimensioni, tutti nelle località di mare più gettonate della Francia del Sud, per complessivi sette milioni di euro. Poi due alloggi sino ad oggi rimasti nell´ombra, uno a New York e l´altro a Parigi: altri tre milioni di euro. Infine l´indicazione di un elenco, per ora ancora limitato, di conti correnti e pacchetti azionari mantenuti riservati, a detta di Margherita Agnelli De Pahlen e del suo legale, anche dopo l´apertura della successione del padre: l´Avvocato, scomparso il 25 gennaio 2003. Soprattutto, un primo e ancora approssimativo conteggio del complessivo patrimonio personale di Gianni Agnelli, stimato al 2004, anno dell´unico accordo ereditario tra la figlia del "signor Fiat" e la madre, Marella Caracciolo.
Ancora secondo il legale di Margherita, l´avvocato Girolamo Abbatescianni, e i suoi consulenti finanziari quel "tesoro" sarebbe stato all´epoca di poco inferiore ai 2 miliardi di euro (circa un miliardo e 950milioni). Ma com´è sarebbe stata calcolata questa cifra? Partendo da una valutazione di Forbes del 1990 che attribuiva all´Avvocato un miliardo e 700milioni di dollari di quell´anno. Per rivalutare l´ammontare, si è poi tenuto conto sì dei movimenti positivi della Borsa, ma anche di due eventi catastrofici: il crollo della "bolla" di internet e l´attacco alle Due Torri dell´11 settembre 2001.
Da questa mattina, tutti i ragionamenti e i calcoli saranno presentati dall´avvocato Abbatescianni nella sua memoria depositata presso il tribunale di Torino, dove riprende l´udienza avviata da Margherita Agnelli contro quelli che definisce i "gestori" del patrimonio del padre: Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e il commercialista svizzero Siegfried Maron. Nell´udienza civile a porte chiuse, Margherita Agnelli chiede di ottenere il rendiconto esatto dell´asse ereditario. Citata a giudizio è anche la madre Marella: secondo la figlia solo perché coerede e dunque interessata al riesame dell´eredità, secondo i legali della vedova Agnelli con un´azione riprovevole nei confronti dell´anziana madre.
Il procedimento era stato sospeso nel gennaio 2008 proprio perché Marella Agnelli e Siegfried Maron, invocando la propria cittadinanza elvetica e la definizione in Svizzera dell´accordo sull´eredità, avevano eccepito la competenza italiana. Il 28 ottobre scorso, invece, la Cassazione aveva dato ragione all´avvocato Abbatescianni e il procedimento è stato riconvocato per questa mattina. Gabetti e Grande Stevens hanno già fatto pervenire al giudice Brunella Rosso le loro memorie difensive: il primo ribadisce con forza e argomenti giuridici la propria estraneità rispetto alla figura di "gestore" del patrimonio dell´Avvocato, mentre il secondo precisa di aver sempre fornito solo consulenze legali. I difensori di Marella Caracciolo, infine, sottolineano ancora una volta la speranza che da parte della figlia si giunga "a un atto di resipiscenza".
Le prossime udienze sono già fissate per il 9 maggio e il 9 giugno ed è possibile che in quelle occasioni Margherita Agnelli definisca, con ancora più ampiezza, la parte del patrimonio del padre che ritiene non sia stata conteggiata. In quel caso, la battaglia potrebbe spostarsi sulla verifica dell´ammontare di quanto la signora Agnelli De Pahlen ha già ottenuto nel 2004. Una cifra ufficiale non esiste: si va dai 109 milioni ricevuti da Morgan Stanley a un «molto, molto di più» indicato dal figlio John Elkann, vicepresidente della Fiat, in un´intervista del luglio 2007.