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 2009  aprile 09 Giovedì calendario

GANCIA

GANCIA Gianna Bra (Cuneo) 31 dicembre 1972. Politico. Leghista. Nel giugno 2009 eletta presidente della Provincia di Cuneo. Compagna di Roberto Calderoli • «La prima apparenza, quando si entra nella sua bella casa, è quella di una nemesi mastelliana sul partito che si vanta di selezionare la classe dirigente per solo merito. Ma al primo accenno di provocazione, quella di essere solo una ”donna di”, ti costringe a seguirla nell’immancabile tavernetta: "Ecco la prima sede della Lega di Narzole". Narzole, non Ceppaloni. Erano i tempi del mitico Domenico Comino, lo Schwarzenegger del Carroccio. La pasionaria Gianna c’era già e lottava insieme a lui. Il ”covo” Gancia è ancora caldo, e si cammina tra gadget e manifesti di varie ere leghiste. Mancano solo i bidoni di vernice per le scritte ”Padania libera”. (...) ”Ho fatto una gran gavetta, tutte le campagne da sempre, ed è dal 2001 che il capo mi vuole candidare”, s’ìnfervora. Il ”capo” è Bossi, con il quale vanta un rapporto antico, "perché lui conosce tutti i super-attivisti delle singole zone e telefona a sorpresa per sapere che aria tira". Una volta, all’inizio della storia con Calderoli, la chiamò di notte per chiederle come mai non s’era fatta vedere a un suo comizio torinese. E il prode Roberto, che aveva tagliato la corda in anticipo, rimase annichilito dalla potenza tentacolare del ”capo”. Anche nel 2006 era lei la prescelta per il collegio di Cuneo. Ma su questa mancata candidatura corrono le voci più disparate, compresa quella che la vuole ”fermata ai box” per via di qualche traversia privata. La Gancia non si tira indietro: ”Nell’estate 2006 sono stata in una clinica per disintossicarmi. Venivo da una depressione pazzesca, un professorone m’imbottì di psicofarmaci e io ci misi del mio con il vino. Ne sono uscita per mio figlio”. Nell’ordine, aveva perso la mamma dopo quattro mesi di agonia ospedaliera e aveva ceduto gran parte dell’impresa agricola ereditata dal padre. E quando stava per ritrovare un ruolo, ”Roberto mi dice chiaro e tondo che, visto il nostro rapporto, le mie ambizioni politiche sono da azzerare. Chiusa sola in casa a Bergamo, ho rischiato di impazzire”. (...) ha (...) una nuova attività imprenditoriale: produttore cinematografico, socia della 011 films, al fianco del regista Davide Sordella (...)» (Francesco Bonazzi, ”L’espresso” 16/4/2009).