Marzia Amico, Voce Arancio 10/04/2009, 10 aprile 2009
CASE DELL’ALTRO MONDO
Di carta, prefabbricate, galleggianti, di ghiaccio, di paglia, sugli alberi: tutti i segreti delle costruzioni non convenzionali
10/4/2009
«Il 2009 non sarà l’anno della ripresa del mercato. La riduzione dei compratori a livello globale proseguirà, gli investitori continueranno a tenersi stretti i soldi e ad aspettare che la crisi passi. I prezzi del mattone caleranno» (Ultimo rapporto di Hamptons International, colosso inglese dell’intermediazione immobiliare).
Dal 1997 al 2007 i prezzi delle case negli Stati Uniti, in Francia e in Scandinavia si sono moltiplicati per 2,6 volte, in Spagna e Gran Bretagna si sono triplicati. In Italia nel 2008 il prezzo medio delle abitazioni è sceso del 2%, molti prevedono un meno 9% per il 2009 e prezzi piatti nel 2010.
Justin Timberlake e la fidanzata Jessica Biel hanno appena comprato casa in un edificio storico a Tribeca, quartiere trendy di New York. Costo dell’appartamento: otto milioni di euro circa.
In Italia nel 2009 il numero dei compratori di case dovrebbe scendere del 30%. Ma non a Roma, Milano e nel Sud, dove i prezzi non cambieranno perché la domanda di immobili rimarrà alta.
85.000 euro, costo di una stanza di 24 metri quadrati alla periferia di Roma. A Ragusa con la stessa somma si compra una casa di 90 metri quadrati.
Alternative alle abitazioni tradizionali: case di carta, prefabbricate, galleggianti, di ghiaccio, sugli alberi ecc.
L’inventore della casa di carta si chiama Gerard Nilmoeller, ha 58 anni ed è un ingegnere dell’azienda svizzera The Wall A.G. Il vero nome di questa costruzione è ”casa universale”. Le caratteristiche: leggera, ecologica, facile da montare, a prova di terremoto, ecc. La casa in questione è un prefabbricato di 36 metri quadrati fatto di cellulosa e resina, rivestito da cotone e da giornali riciclati e trattato in modo da diventare solido e impermeabile. Peso: 800 kg, quanto un’automobile. Prezzo: completa di otto letti, veranda, doccia e lavandino, la casa di carta costa 3.800 euro. I primi ordini sono arrivati dallo Zimbabwe, in lista ci sono 2400 aziende petrolifere attive in Nigeria che le hanno chieste per i loro operai. Nel Terzo Mondo le case di carta sostituiranno le baraccopoli, altrove saranno usate nei casi di calamità naturali per sostituire i containers.
Le sistemazioni temporanee usate dopo terremoti, inondazioni ecc. dalla Protezione Civile: prefabbricati di cartongesso, leggeri, trasportabili, montati su telai con ruote ecc.
Prefabbricati destinati a diventare abitazioni stabili: in legno o in cemento armato. Prima di costruire una casa prefabbricata bisogna scegliere il terrreno e farsi rilasciare il certificato di destinazione urbanistica dal Comune. Altre leggi da rispettare: articolo 873 del Codice Civile, che impone distanze minime nella costruzione di edifici vicini per non privarli di aria e di illuminazione e per garantire igiene, sicurezza, privacy. Tra abitazioni vicine la distanza deve essere di almeno 12 metri.
Rispetto all’edilizia tradizionale una casa prefabbricata permette di risparmiare tra il 15 e il 35%. Tutti i particolari dell’abitazione possono essere personalizzati. Per costruire una casa di legno di circa 100 metri quadrati servono 30 giorni di lavoro in fabbrica e 200 in cantiere. Scavi e fondamenta devono essere fatti da un’impresa competente. Alcune banche accendono mutui anche per questo tipo di case.
L’architetto inglese Richard Hawes ha costruito un’ecocasa nel Kent, in Gran Bretagna. Con l’aiuto degli esperti dell’Università di Cambridge ha progettato il tetto a cupola basandosi su una tecnica del 1300 detta ”a volta catalana”. Composta da strati sovrapposti di tegole di terracotta, la struttura è capace di sostenersi senza ricorrere a materiali ad alto dispendio energetico. La casa è ad emissioni zero: coperta da una patina isolante, consente di trattenere il calore, assorbire le oscillazioni della temperatura e ridurre la necessità di un sistema centrale di riscaldamento.
L’architetto statunitense Michael Jantzen ha creato la R-House (foto d’apertura, ndr). La costruzione è un prefabbricato montabile in pochi minuti fatto di accoya, un legno atossico ricavato da alberi cresciuti in filiere sostenibili. Il sistema di alimentazione, basato su celle fotovoltaiche di ultima generazione e su una turbina eolica piazzata in cima al tetto, rende la struttura completamente indipendente dal punto di vista energetico. R-House non ha mai una forma definitiva: si possono comprare dei pezzi e allungarla.
In viale Giannotti, a Firenze, si stanno costruendo tre edifici in legno. Due sono condomini, rispettivamente di sei e quattro piani. Il progetto è di una società partecipata dai trentatré comuni dell’area fiorentina. Nella costruzione verranno usati pannelli portanti in legno a strati incrociati. Il tempo di costruzione sarà dimezzato rispetto a quello delle case fatte col calcestruzzo.
Giancarlo Picarazzi, progettista milanese, ha inventato la casa che scompare: «L’ho chiamata disappearing building, ovvero la casa che sparisce. Sparisce nel terreno. Una casa a prova di cataclisma. Brevetto internazione WO 2006/100698 A1. Il progetto è ambizioso ma semplice: lo scavo sotto la casa, dove di solito trovano posto il box o lo scantinato, diventa una sorta di tasca dove la casa si immerge all’arrivo delle avversità atmosferiche». Nel progetto di Picarazzi la casa poggia su quattro binari che la tengono in equilibrio e la fanno scendere e salire. Una volta scesa nel terreno la casa è chiusa ermeticamente da un tetto - coperchio in ferro. Picarazzi: «Passato il tornado o l’alluvione, la casa viene fatta tornare in superficie dal meccanismo. il principio della piscina al contrario».
Il caso della cattedrale di San Domenico a Fuzhou, nella provincia di Fujian, in Cina, fatta ruotare di 90° e spostata di 75 metri grazie a 400 ruote.
I piloni di ormeggio impediscono alle case galleggianti di andare alla deriva. Le case galleggianti sono fatte in legno e alluminio leggero, e hanno fondamenta in calcestruzzo. Si distinguono in tre categorie: casa nave, ottenuta usando vecchi carghi dismessi; casa vascello, che dell’imbarcazione mantiene lo scafo, non la cabina di pilotaggio e il ponte; casa arca, fatta di legno e mattoni. I sottoservizi (luce, acqua, gas) sono portati da tubi flessibili che si adattano al livello dell’abitazione. Si riscalda l’acqua e la si rende potabile usando l’energia eolica.
230-250mila euro: prezzo di una casa galleggiante in Olanda. Bisogna aggiungere la spesa della tassa comunale per la licenza. 270mila euro, prezzo medio di un appartamento normale alla periferia di Amsterdam.
Nelle case anfibie olandesi è obbligatorio mettere la pompa sotto il gabinetto. Prima le acque di scarico finivano nei fiumi, poi l’Unione europea ha imposto di risolvere la questione con un impianto. Costo dell’operazione: tra i mille e i cinquemila euro.
153.048 sterline: prezzo medio di un appartamento nel Regno Unito. Ma a Kensington e ad Holland Road 60 metri quadri vengono 500-600mila sterline. 150mila sterline: prezzo di partenza di una casa galleggiante nel Regno Unito. Anche qui chi vive in una casa anfibia paga tasse comunali. A Londra i residenti dell’area di King’s Cross arrivano a sborsare 200 sterline alla settimana.
Secondo il British Waterways, società che gestisce gli ormeggi di Londra, il numero dei proprietari di case galleggianti nel Regno Unito aumenta del 2,5% l’anno. In lista d’attesa ci sono oltre 300 persone.
Le case galleggianti ecologiche sono fatte di: tazze di caffè, scatole di hamburger, materiali di imballaggio.
In Italia le case galleggianti non pagano l’Ici e le tasse sugli immobili. La HouseBoats & Charter sul Lago Maggiore si occupa di noleggio e vendita. Un modello con tre posti letto e tre cuccette, una zona abitativa di 22 metri quadrati, soggiorno, cucina, bagno costa 49mila euro. Le tariffe del noleggio variano in base alla stagione.
Gli iglù sono le dimore fisse degli Inuit della costa artica o della Groenlandia. I più spaziosi misurano quattro metri di altezza, cinque di diametro. Costruire una casa di ghiaccio, in termini di soldi, non costa niente. Servono: almeno due persone, dalle tre alle sei ore di tempo, blocchi di ghiaccio spessi almeno 20 centimetri. In un iglù di medie dimensioni la presenza di tre persone e il fuoco acceso portano la temperatura a 17 gradi. La temperatura esterna, nelle zone artiche, raggiunge i -40 gradi.
In Italia gli iglù si trovano a Piancavallo (Pordenone). Il "Villaggio delle case di ghiaccio" è stato realizzato a Pian dei Sass, oltre 1.800 metri di quota al confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il programma "San Valentino, 2 Cuori e 1 Igloo", per la festa di San Valentino (tre giorni e due notti), comprende sistemazione in hotel, cena al ristorante con degustazione di prodotti tipici, pernottamento in albergo, escursione con le racchette da neve, visita al villaggio iglù, costruzione di un iglù e pernottamento al suo interno. Quest’anno costava 259 euro.
Le case di paglia sono molto diffuse in Canada e in Gran Bretagna. In Italia le prime sono comparse nei pressi di Venezia. Non ci sono leggi che dicano come un muro di paglia debba essere fatto. Quando la casa ha struttura portante in legno, e la paglia è usata solo come tamponamento, la costruzione è considerata come qualsiasi altro edificio. Una casa tutta di paglia deve esser valutata dai tecnici del comune e dal genio civile di competenza. Per una casa di 150 metri quadrati servono circa 300 balle. Una balla costa 2.50 - 3.50 euro. Spesa massima: 700 - 1000 euro al metro quadro. Fanno salire il prezzo: progetti, oneri di urbanizzazone, impianti elettrici e idraulici. Il costo totale sale a 950 - 1500 euro al metro quadrato. Il tempo di costruzione è determinato dalle persone che vi partecipano. Gli impianti sono gli stessi di una casa normale.
Anche per le case costruite sugli alberi in Italia non esiste una normativa specifica. Non è esplicitamente proibito, ma nessuno sa che cosa si può fare e che cosa è vietato. Di questa tipologia di alloggi si occupa un gruppo di progettazione romano. Le dimensioni della casa sono determinate dai rami e dal tronco della pianta. I materiali di costruzione possono essere: legno, sughero, bambù, corda, canapa, iuta, resine. Il costo di una casa parte dai 10mila e può arrivare a 200mila euro. Tempi di realizzazione: circa due mesi.