Wall Street Journal, 8 aprile 2009, 8 aprile 2009
La Cina ha avviato la riforma del suo sistema sanitario. Il governo ha deciso di stanziare 120 miliardi per fare partire il programma annunciato a gennaio: tra i progetti ci sono la costruzione di una clinica media in ogni villaggio e di almeno un ospedale per ogni provincia
La Cina ha avviato la riforma del suo sistema sanitario. Il governo ha deciso di stanziare 120 miliardi per fare partire il programma annunciato a gennaio: tra i progetti ci sono la costruzione di una clinica media in ogni villaggio e di almeno un ospedale per ogni provincia. I sussidi per le assicurazioni garantiranno una copertura sanitaria elementare al 90% dei cinesi (che sono 1,3 miliardi) entro tre anni. Entro il 2020 tutta la popolazione dovrà avere accesso a servizi sanitari di base. Nell’immediato futuro molti cinesi dovranno però continuare a pagarsi le cure. Bejing non è riuscita a legare il suo sistema sanitario alla crescita economica: gli ultimi dati disponibili, del 2006, mostrano che la sanità pesava per meno dell’1% del Pil cinese, mettendo la Cina al 156° posto tra le 196 nazioni analizzate dall’Organizzazione mondiale della sanità. E quei soldi favorivano chi abitava in città: secondo l’analisi il 25% della spesa sanitaria era per i cittadini rurali, che però sono il 60% della popolazione.