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 2009  aprile 08 Mercoledì calendario

CASSA INTERGRAZIONE DA RECORD


Crescita record anche a marzo della cassa in­tegrazione, eccezionale quel­la ordinaria (più 925% a mar­zo, 589% nel trimestre), mol­to al di sotto dei picchi degli anni passati quella straordina­ria (102% a marzo, 51% nel tri­mestre): la stessa del 2003, metà rispetto al 1993, quasi un quarto di quella concessa nel 1985. La crisi economica continua a mostrare la gravi­tà della situazione ma i fondi stanziati e a disposizione so­no, al momento, più che suffi­cienti. Secondo le cifre forni­te ieri dall’Inps nei primi tre mesi dell’anno sono stati spe­si circa 800 milioni di euro per la cassa integrazione ordi­naria (Cigo) e 250 milioni per quella straordinaria (Cigs) a fronte di risorse disponibili nel biennio (2009-2010) per 24 miliardi di euro.

Per la cassa integrazione in deroga, cioè quella estesa a una platea di lavoratori stori­camente esclusi dalla copertu­ra degli ammortizzatori socia­li e che avrebbe dovuto esse­re il capitolo più critico, la spesa del primo trimestre è stata di 130 milioni di euro. Anche in questo caso molto al di sotto delle risorse finan­ziarie (8 miliardi in due anni) messe a disposizione grazie all’accordo Stato-Regioni. I tecnici Inps fanno notare co­me il ricorso eccezionale alla Cigo dimostra che la crisi sia interpretata dalle imprese co­me congiunturale, dove non si profila lo spettro della dra­stica ristrutturazione o della chiusura.

Questo non significa abbas­sare la guardia: a marzo le do­mande di disoccupazione so­no aumentate dello stesso rit­mo di febbraio, cioè di quasi del 46%, che porta a un totale di 750 mila le richieste di so­stegno per chi ha perso il la­voro nel trimestre contro le 520 mila dell’analogo perio­do dello scorso anno. In que­sto quadro, forse meno nega­tivo di quanto ci si aspettava, ci sono settori che soffrono più di altri: come il meccani­co (+1262% di ore di cassa ri­spetto a marzo 2008), il chi­mico (+1345%) il legno (+1728%). La Fiat, pur aven­do ritirato la Cigo in alcuni stabilimenti, ieri ha comuni­cato ai sindacati misure stra­ordinarie per i colletti bian­chi alla Fga, alla Fpt e alla Ive­co di Torino. Quasi mille gli impiegati coinvolti per 13 set­timane: andranno in cassa il 4 di maggio e torneranno al lavoro in settembre, dopo le ferie. Critico il segretario ge­nerale della Fiom Gianni Ri­naldini: «In assenza di piani produttivi, c’è un rischio esu­beri coperti dalla Cassa».