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 2009  aprile 07 Martedì calendario

FRANCESCO SEMPRINI PER LA STAMPA


Robert Gates boccia l’elicottero presidenziale del consorzio Lockheed Martin-AgustaWestland. Il segretario alla Difesa Usa ha consigliato la cancellazione del contratto che prevede la fornitura di 23 elicotteri US 101 per la flotta della Casa Bianca congelando di fatto la commessa sino a quando il Congresso e il presidente Barack Obama non si pronunceranno in via definitiva sul dossier. «Raccomando la rescissione del contratto sul VH-71» (questa la sigla tecnica del velicolo).

«Il programma era stato pensato inizialmente per fornire 23 elicotteri ad un costo di 6,5 miliardi di dollari», spiega Gates nel corso di una conferenza stampa. «Oggi - prosegue - il programma è salito a 13 miliardi di dollari, ha registrato un certo ritardo e ci espone al rischio di non vedere rispettate le caratteristiche richieste». Secondo il segretario alla Difesa è fuori discussione che ci sia bisogno di un nuovo elicottero presidenziale, ma i costi dell’attuale progetto sono diventati insostenibili. Per questo non è esclusa l’ipotesi di una nuova gara d’appalto.

Sono state le tante modifiche richieste dall’amministrazione Bush per rafforzare i dispositivi di sicurezza a far salire i costi del progetto nella versione «Increment 2». Il balzo ha fatto scattare una revisione automatica del contratto che Obama ha definito «fuori controllo». «Qualcuno ha suggerito di riportare il programma alla versione Increment 1. Credo che questa opzione non sia né consigliabile né conveniente - dice Gates - gli elicotteri nella versione Increment 1 non rispondono ai requisiti richiesti e hanno una vita stimata in 5-10 anni, rispetto ai 30-40 anni della flotta attuale» targata Sikorsky che serve la Casa Bianca dai tempi di Eisenhower.

La cancellazione definitiva risulterrebbe tuttavia non poco onerosa per il Pentagono visto che i costi delle penali, fissati dalla Federal Acquisition Regulation, sono molto alti. «E’ solo il primo passo di un processo di budget particolarmente complesso e conferma che non ci saranno impatti per il gruppo dal punto di vista economico-finanziario», spiega in una nota Finmeccanica, società madre di Agusta-Westland. «Il valore dell’Increment 2 - prosegue - non era stato incluso nell’attuale budget del gruppo e nei piani pluriennali».

Il dossier Marine One passa ora al Congresso dove rischia di dar vita, come avvenuto nel 2005, a una battaglia tra senatori e deputati degli Stati dove risiedono da una parte Lockheed e Agusta , e Sikorsky dall’altra. Per questo Gates ha chiesto a Capitol Hill di superare gli «interessi campanilistici» a favore del bene comune. Ciò nonostante alcune raccomandazioni «siano destinate a sollevare contraddittori e polemiche».