Varie, 5 aprile 2009
MANNARINO
MANNARINO Alessandro Roma 23 agosto 1979. Cantautore • «Un personaggio surreale e difficilmente inquadrabile. Un incrocio fra Gabriella Ferri e Manu Chao, che richiama anche personaggi come Stefano Rosso o la follia inventiva di un Capossela. Romano cresciuto a San Basilio, è un cantastorie, e per certi versi, un moderno erede di Trilussa. Lo spirito è metropolitano, mentre racconta storie strampalate di carcerati, pagliacci, prostitute, campi nomadi e barboni». [Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della Sera 5/4/2009] • «Un po’ guarda alla tradizione gitana, un po’ al folk dei Cinquanta» [Marinella Venegoni, La Stampa 21/4/2009]. • «Mio nonno partigiano mi ha tirato su con i versi di Trilussa. Da bambino scrivevo poesie, però è la musica che mi ha tolto dalla strada. La prima chitarra me l’ha regalata mio padre che poi si è pentito, mi ha spaccato due strumenti. Dopo la laurea (in Antropologia, ndr) sono andato via di casa per fare il musicista squattrinato. Mia madre si è messa a piangere quando ha visto che abitavo in una bettola con un gruppo di nigeriani». [Sandra Cesarale, Corriere della Sera 28/11/2009] «Vengo da una gavetta chitarra e voce, dieci anni nei locali, come tanti di noi agli esordi. È una condizione che consente all’immaginazione di volare e alle emozioni di essere scandite momento dopo momento. Ci si sofferma maggiormente sui testi». [Laura Martellini, Corriere della Sera 23/3/2013] • Due dischi: Bar della rabbia (2011, finalista al Premio Gaber tra gli album d’esordio) e Supersantos (2011). Per due stagioni ospite musicale della trasmissione Parla con me di Serena Dandini. Ha composto la sigla d’apertura di Ballarò (nel 2011) e le musiche del film di Rolando Ravello Tutti contro tutti.(2013).