Varie, 4 aprile 2009
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Castelletti Luigi
• Ferrara di Monte Baldo (Verona) 19 aprile 1955. Avvocato • «[…] è presidente di VeronaFiere, l’ente fieristico cittadino, e dal 1997 è consigliere di Unicredit Corporate Banking. Ma è anche uno dei protagonisti della vita cittadina: uomo di lunga tradizione Dc che alle elezioni comunali del 2007 decise di ”scendere in campo” con una lista che si riconosceva nel centrodestra. Poi dovette ritirarsi per far spazio al candidato ufficiale del Pdl e attuale sindaco, Flavio Tosi. Ma ottenne comunque il pubblico riconoscimento di Silvio Berlusconi. […]» (Francesco Manacorda, ”La Stampa” 4/4/2009) • «Diciassette ore di lavoro, niente salotti, molta famiglia. Così è descritto Luigi Castelletti [...] da chi lo conosce e lo frequenta. [...] è considerato un ex dc: è stato consigliere comunale per venti anni a Ferrara di Monte Baldo (Verona), dov’è nato nel 1955, e a metà degli anni Novanta è stato consigliere provinciale nel gruppo di Forza Italia. Ma più che un politico è un tecnico. Il suo curriculum indica: sposato, un figlio, laurea in Giurisprudenza, specializzazione in diritto societario e fallimentare, studio legale a Verona. Quello che non è scritto è che è riservato quanto Biasi, è duro ma leale con i collaboratori, ha un rapporto viscerale con la terra: si vanta di avere genitori ottantenni di origini contadine. Nel fine settimana era a suo agio nei padiglioni del Vinitaly a Verona. Era il padrone di casa: Castelletti dal 2003 è presidente di Verona Fiere, che ha ospitato la rassegna vinicola. La carriera di manager pubblico-privato è iniziata nel ”96, quando è diventato presidente del consorzio Zai, che ha dato vita all’Interporto Quadrante Europa. Il pallino per la logistica e per i trasporti ha fatto incontrare Castelletti con Fabrizio Palenzona [...] i due si conoscono e s’intendono. [...] Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, l’ascesa di Castelletti nell’alta finanza è dovuta a due fattori: il Cav. e il sindaco di Verona, Flavio Tosi. La designazione del presidente di Verona Fiere è da attribuire a una sorta di debito che Berlusconi avrebbe nei confronti di Castelletti, il quale avrebbe rinunciato a correre per la poltrona di primo cittadino nel 2007 alla testa di una lista di centrodestra dopo una cena ad Arcore. Dalla cena sortì la decisione di una candidatura unica per il Pdl, ossia quella del leghista Tosi. Castelletti, interpellato, non vuole commentare. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Foglio, è una ricostruzione forzata: il Cav. non ha indotto a desistere Castelletti, che ha deciso di non candidarsi soltanto perché nel frattempo era maturata una soluzione unitaria del centrodestra. Ciò non vuol dire che non possa avere un rapporto diretto col presidente del Consiglio. [...]» (’Il Foglio” 7/4/2009).