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 2009  aprile 04 Sabato calendario

UN MILIONE PER FIORELLO

Corriere della Sera, sabato 4 aprile
«Mi aspettavo di più. Much ado about nothing che, tradot­to per Tom Mockridge (ad di Sky Ita­lia, ndr), significa: molto rumore per nulla. Come ascolti è quasi un flop, per fare quello share poteva stare su La7.... ma anche per la qualità mi è sembrato un po’ spento...». Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, cita Shakespeare, usa le forbici e fa a pezzi il debutto del Fiorello show su SkyUno.
Cosa dicono i numeri? Che per la pay tv è un record nel campo dell’in­trattenimento, ma che il confronto con la tv generalista è difficile. Ecco la contabilità. La prima puntata del Fiorello show ha raccolto 1.015.000 spettatori e il 3,53% di share, nessun paragone con le cifre abituali del ca­nale 109 di Sky, che in quella fascia oraria come punta massima aveva toccato i 75 mila spettatori e che nei giovedì precedenti alla stessa ora viaggiava su cifre da palazzetto dello sport (14.500 spettatori). Però per ca­pire la portata del risultato di Fiorel­lo in rapporto con il panorama degli ascolti Sky, basta pensare che i tele­film top della pay tv, da Grey’s Ana­tomy
a Lost a Csi, viaggiano sui 350.000 spettatori e che una grande «prima» di cinema raccoglie ascolti analoghi.
E la tv generalista? Il Grande Fra­tello 9 su Canale 5 è stato il program­ma più visto: per Alessia Marcuzzi 6.506.000 telespettatori (28,54% di share) contro i 4.857.000 (18,82%) della fiction di Raiuno Butta la luna 2. Leggendo in profondità i dati con Massimo Scaglioni, ricercatore del CeRTA Università Cattolica (elabora­zione Geca Italia su dati Auditel) emerge che Fiorello raggiunge il mi­glior share nella fascia 35-44 anni (6,57% share) e che lo seguono laure­ati di alto livello socioeconomico: si tratta del profilo tipico del pubblico Sky, concentrato sulle fasce d’età me­die, istruite, benestanti. Un tipo di pubblico molto diverso da quello del Gf che resta centrato sulle fasce femminili e molto giovani. Altra con­siderazione: la normale fisiologia delle generaliste non è turbata in ma­niera consistente dall’irruzione di Fiorello. Che ieri sera nella seconda puntata del suo show (in platea an­che Afef, Marano e D’Agostino) ha scherzato con Rutelli. Gli ha fatto to­gliere l’impermeabile e gli ha detto: «La marca è Piove governo ladro».
A Sky parlano di «grande soddi­sfazione ». A Mediaset non c’è solo Confalonieri. Con un comunicato, Cologno Monzese dice la sua: «Cana­le 5 con Grande Fratello è stata la re­te più vista da tutto il pubblico televi­sivo ma anche di gran lunga la pri­ma scelta degli abbonati alla pay tv satellitare». Ecco la stoccata: «Gli ab­bonati Sky hanno preferito guardare il reality di Mediaset (24,30%) e solo il 15,37% ha visto la nuova proposta della tv a pagamento di cui è cliente. Inoltre, SkyUno non ha allargato il bacino di ascolto complessivo della piattaforma satellitare: giovedì sera il totale dei canali sat ha raggiunto l’8,30% in prima serata e ha perso leg­germente rispetto a giovedì scorso (8,40%). Infine, l’ascolto totale delle tv generaliste (Rai+Mediaset+La7) non ha accusato alcun effetto negati­vo nel confronto con giovedì scorso (85,6% rispetto a 85,7%)». Il veleno è nella coda: «In conclusione, la par­tenza di SkyUno non ha inciso sulle scelte del pubblico. Ha semplice­mente sottratto ascolto ad altri cana­li a pagamento del bouquet Sky».
Si annuncia battaglia. Perché la tv satellitare dovrà sempre più fare i conti con il passaggio per tappe dal­la tv analogica a quella digitale terre­stre: da ieri i negozi di elettronica non vendono più televisori senza de­coder integrato e nel giro di pochi mesi città come Roma, Torino e Na­poli si convertiranno al nuovo segna­le. Sempre attraverso l’antenna, ma con una qualità superiore e un’offer­ta, gratuita, più ricca, si passa da 9 a 27 canali nazionali. Canali per bam­bini come Rai Gulp e Boing, di sport come Rai Sport Più e SportItalia, di news come Rai News 24 e Bbc Wor­ld, di intrattenimento come Rai 4 e Iris... La guerra è appena iniziata.
Renato Franco