Lavinia Farnese, Novella 2000, n. 15, 09/04/2009, pp. 54 - 56, 9 aprile 2009
Tiziana Panella. Conduttrice di Omnibus Life (La7). «Mi piacerebbe dirne peste e corna, ma non ho elementi: non è brutta, non è noiosa, non è prevedibile
Tiziana Panella. Conduttrice di Omnibus Life (La7). «Mi piacerebbe dirne peste e corna, ma non ho elementi: non è brutta, non è noiosa, non è prevedibile. E’ bella, intelligente e leggera. Ride: cosa volere di più da una donna?» (Enrico Vaime, con lei a Omnibus life). *** Il suo vero nome è Emerenziana. «Sì, dannazione. I miei genitori da bravi signori del Sud mi hanno dato il nome di mia nonna. Peccato che poi mi abbiano sempre chiamata Tiziana, però. Se uno deve essere cattivo, lo sia fino in fondo. Invece Emerenziana mi ci chiamava solo la prof, a scuola. E tutti i miei compagni giù a ridere. Un dramma». *** Sul web vinse il campionato delle mezzobusto tv bruciando la Gruber, la Busi e la Spiezie. «Mi chiamavano la ”Ferillona”, un tempo, al Tg». In famiglia «ero la bruttina intelligente e mia mamma non m’ha mai rassicurata. Ho scoperto di avere un certo ascendente a vent’anni. Prima, ero troppo impegnata per fidanzarmi. Dovevo salvare il mondo: volontariato al telefono rosa, contro la violenza alle donne. Ero una femminista di provincia convinta: aborto, emancipazione, pillola, prevenzione sessuale». *** Ha una figlia, Lucia. «Attesa, cercatissima, dopo una malattia, mia, che è stata un incubo senza fine e confine. Sembrava non potesse nascere. E, invece, eccola qui. Ma anche dopo il suo arrivo, ho temuto di perderla: avevo forse chiesto troppo al mio organismo e subito dopo il parto ho rischiato di andarmene per una patologia rarissima. Lì, è iniziata la mia trattativa col Signore, ammesso che esista». Come è andata? «E’ scomparso tutto, miracolosamente. Il mio medico mi disse: ”Sei sopravvissuta a te stessa perché eri troppo indiavolata con la vita”». *** In amore è «cocciuta, orgogliosa, tignosa». *** «Ho imparato a farmi piacere anche cose che non mi piacciono». *** Il primo uomo è stato «un veneziano, castissimo: non mi ha mai toccata, mi vedeva come la Madonna. Anche il secondo l’ho lasciato in bianco». Una tragedia. «Fino al primo marito. Danzavo, ma un giorno mi sono rotta un disco. Lui era il medico che mi ha operata. Abbiamo avuto una ”complicazione cardiologica”. Avevo 23 anni, lui 15 di più: troppi». Poi «c’è stato il papà di Lucia e lo salvo da qualunque giudizio». Oggi «il mio cuore è impegnato. E’ arrivato il principe vero». *** E’ di sinistra. «Ma sposerei il premier Berlusconi: mi piace su alcune questioni, soprattutto sul tema della giustizia. […] Tra la copia e l’originale, scelgo l’originale».