Panorama, 9 aprile 2009, 9 aprile 2009
Parte la battaglia europea contro le mutilazioni genitali femminili. Il Parlamento europeo ha approvato un testo, relatrice l’eurodeputata Cristiana Muscardini, ex An ora nell’Uen, che condanna duramente questa pratica e auspica misure adeguate, anche per un’efficace prevenzione
Parte la battaglia europea contro le mutilazioni genitali femminili. Il Parlamento europeo ha approvato un testo, relatrice l’eurodeputata Cristiana Muscardini, ex An ora nell’Uen, che condanna duramente questa pratica e auspica misure adeguate, anche per un’efficace prevenzione. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le mutilazioni sono diffuse in almeno 28 paesi africani, asiatici o mediorientali, e sono 100-140 milioni le donne e bambine che le hanno subite, 500 mila delle quali in Europa. Ogni anno da 2 a 3 milioni di donne sono potenzialmente esposte a tale rischio (circa 180 mila fra quelle emigrate nell’Ue). L’aula di Strasburgo chiede ai 27 paesi Ue di considerare reato ogni forma di mutilazione (in Italia è già così dal 2006) e di punire con sanzioni che le commette, anche qualora tale reato venga commesso al di fuori delle frontiere europee.