Tiziana Mantovani, Chi, 8 aprile 2009, 8 aprile 2009
Mariangela Melato posa sul palcoscenico del Teatro della Corte di Genova. L’attrice è protagonista dello spettacolo ”L’anima buona del Sezuan”, di Bertold Brecht, per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani
Mariangela Melato posa sul palcoscenico del Teatro della Corte di Genova. L’attrice è protagonista dello spettacolo ”L’anima buona del Sezuan”, di Bertold Brecht, per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. L’attrice interpreta due personaggi opposti, la dolce e sottomessa ex prostituta Shen-Te e, con tanto di baffi e pantaloni, il perfido cugino Shui-Ta. Quando gli dei scendono sulla Terra, alla ricerca della bontà, la trovano soltanto nella prostituta Shen-Te, e la ricompensano. «Io mi considero buona, senza superbia. Aspiro per lo meno alla bontà. Credo di non avere mai amato una persona cattiva», racconta l’attrice. «A volte mi tocca fare la primadonna perché la gente se lo aspetta da me, in attesa del caratteraccio che in realtà non ho. Ma se mi accorgo che mi si sfrutta per la bontà o la generosità, divento una belva». single da anni, è vero che non ha mai ricevuto proposte di matrimonio? «Non è vero. Ho capito quando potevo dire sì, ma avrei dovuto forzare la situazione. Ma una volta ero a un passo dalle nozze». Chi era lo sposo? «Renzo Arbore. Avevamo pensato alle nozze, poi, per pudore, per pigrizia, non è successo. Siamo stati insieme per otto anni felicemente, poi siamo andati a vivere insieme: dovevamo sposarci ma, dopo un mese di convivenza, ci siamo lasciati». Nessun figlio. Rimpianti? «No. Ho adottato due bambini brasiliani a distanza. Un piccolo aiuto per loro è la vita». Pensa di innamorarsi ancora? «Non lo escludo, ma sembra difficile. Sarebbe fantastico. Mi manca la complicità, il poter dire ”noi”. Ma la cosa peggiore è sentirsi soli accanto a un’altra persona».