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 2009  gennaio 21 Mercoledì calendario

Barack Obama dovrà davvero procurarsi il cane che ha promesso alle sue bambine. E non solo per assecondare un suo predecessore, Harry Truman

Barack Obama dovrà davvero procurarsi il cane che ha promesso alle sue bambine. E non solo per assecondare un suo predecessore, Harry Truman. che diceva: «Vuoi un amico a Washington? Prenditi un cane». Il fatto è che da oltre due secoli i presidenti americani vogliono cani accanto a sé. Il primo, George Washington, ne aveva ben 18. Tra gli ultimi: Bill Clinton, che aveva il Labrador Buddy e il gatto Socks. Purtroppo, i due non andavano d’accordo. Così il felino fu affidato alla sua assistente, Betty Curie, con grande scandalo. E ancora: George e Laura Bush si sono insediati con i cani Spot, Barney e Miss Beazley, oltre a diversi gatti. In questi giorni la first lady Laura ha pianto la scomparsa di India, una gatta di 18 anni cui dedicherà un libro. La presenza di animali sembra indispensabile per un presidente. Molti inquilini della Casa Bianca, come l’indimenticabile JFK, hanno addirittura allestito uno zoo. Theodore Roosevelt, presidente dal 1901 al 1909, deliziò i suoi sei figli con 5 cani, 12 cavalli, 5 porcellini d’India, un gatto selvatico, un pony e, poi, serpenti, iene, scoiattoli, anatre, scimmie e perfino un orso bruno. Calvin Coolidge (1923-1929) aggiunse allo zoo leoncini, antilopi e un ippopotamo pigmeo. Herbert Hoover (1929-1933) fece arrivare persino degli alligatori, mentre Woodrow Wilson (1913-1921) volle, durante la Prima guerra mondiale, un gregge di pecore. Abraham Lincoln, che allevava conigli e maiali, salvò il tacchino Jack. Lo aveva acquistato per fame un arrosto, ma gli risparmiò la vita per accontentare il figlio Tad. Da allora alla Casa Bianca i tacchini possono stare tranquilli.