Giorgio Dell’Arti, 1/12/2008, 1 dicembre 2008
Appunti del 1° dicembre. «…la seconda e la terza parte si occupano di instanziazioni specializzate delle dinamiche che costruiscono il cambiamento …» (stile di Saskia Sassen in Territorio, autorità, diritti, Bruno Mondadori 2008)
Appunti del 1° dicembre. «…la seconda e la terza parte si occupano di instanziazioni specializzate delle dinamiche che costruiscono il cambiamento …» (stile di Saskia Sassen in Territorio, autorità, diritti, Bruno Mondadori 2008). 02La questione delle olive cisgiordane che arrivano nei supermercati inglesi, francesi e tedeschi piene di ammaccature. Dipende dal fatto che coloni israeliani e contadini palestinesi se le dànno di santa ragione al momento di raccoglierle. Adesso gli inglesi vogliono esporle con l’etichetta «Attenzione, il prodotto viene da territori occupati illegalmente da Israele». Ne sta nascendo un caso internazionale. Il ragionamento di Downing Street è che «l’Onu e la Ue hanno stabilito che gli insediamenti sono illegali, le importazioni da Israele godono dal 2000 di dazi privilegiati, ergo i nostri consumatori non possono accettare che i loro soldi vadano a legittimare l’occupazione dei Territori». Gli israeliani rispondono: «E perché non hanno mai messo quella scritta sulle importazioni da tutti i Paesi che non rispettano le risoluzioni Onu?». Gli israeliani realizzano cosmetici con acque e minerali del Mar Morto. I prezzi del tartufo sono crollati, ad Alba non si superano i 2.500-2.800 euro al chilo, cosa che non succedeva da anni. Sulle altre piazze (Acqualagna, San Miniato, San Pietro Avellana, l’Istria, altri territori della ex Jugoslavika) è lo stesso. L’annata 2008 non risulta neanche particolarmente abbondante. Il Credito svizzero sta pensando di investire nelle carceri americane. Dato che la recessione provocherà un aumento della criminalità, il business appare sicuro. Le carceri private nel mondo sono 180: Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia. Alcune ospitano più di duemila detenuti. Si calcola che le pubbliche amministrazioni, affidando la detenzione ai privati, risparmino anche il 20 per cento sui costi. In tutte le carceri americane ci sono 600 detenuti ogni 100 mila abitanti. In Europa 85. Giacinto Colombo, esperto della materia: «Le carceri non saranno mai vuote. Costituiscono un investimento sicuro. Contrariamente agli alberghi non dipendono dall’evoluzione della congiuntura». Proteste di Amnesty, della stampa ginevrina ecc. «Stanno diventando numerose le realtà denazionalizzate, che si sottraggono alla sovranità statale evitando quella dei soggetti internazionali». Per esempio? «Hezbollah in Libano. O la mafia italiana» (Saskia Sassen). 05«Alzi la mano chi è venuto a Washington con un volo di linea». (nessuno alza la mano) «Ma siete pronti, almeno, a vendere i jet privati delle vostre aziende disastrate?» (silenzio) «No?» (silenzio) «E io dovrei dire ai miei elettori che vi sovvenzieranno con i loro soldi?» (i deputati del Congresso interrogano i tre amministratori delegati di Chrysler, Ford e General Motors accorsi a Washington per chiedere sussidi allo Stato). 22In America, Obama vuole assolutamente che si prestino soldi alle industrie automobilistiche. Bush e i repubblicani non vogliono a nessun costo. Ragionamento di Obama: non solo si tratta di un’industria storica americana, ma rappresenta, con l’indotto, tre milioni di posti di lavoro e il 4% del Pil Usa. Ragionamento di Bush e dei repubblicani: dargli i soldi sarà inutile, è meglio che falliscano, si ristrutturino e ricomincino. Mitt Romney sul New York Times: «Anche se gli diamo i soldi, prima o poi crolleranno lo stesso». Patrick McHenry, rappresentante repubblicano della Carolina, rivolgendosi ai tre: ««Lo so, magari vi sembrerà demagogico, ma trovo arrogante che voi continuiate ad usare aerei privati e veniate qui a chiederci soldi pubbici quando le industrie del mio Stato, dal tessile all’arredamento, non hanno avuto un dollaro di fondi federali. Eppure si sono ugualmente ristrutturate. O sono scomparse. Se vi diamo questi 25 miliardi cosa succederà domani? C’è già la fila, qui fuori: le industrie della componentistica, le stazioni di servizio, che hanno più dipendenti di voi. E perché non alle catene di ristoranti che sono in crisi come voi? Non la finiremo più coi salvataggi ». Massimo Gaggi: «L’ultimo pugno ai manager lo sferra, dopo quattro ore di botta e risposta, Peter Roskam, repubblicano dell’Illinois: ”Siete pronti a rinunciare ai bonus, e a tutte le entrate extra?”. I tre farfugliano che i loro compensi sono stati già ridotti, che le stock option non valgono più nulla. Ma ormai nessuno li ascolta più». 13In Italia il settore del noleggio auto è in crescita: +5% di fatturato, +5% di flotta, +4% di immatricolazioni (dati Aniasa 2008). 041Calcoli di Mediobanca mostrano che i parametri di quaranta società quotate produttrici di vino superano nettamente quelli degli indici di Borsa (periodo 2001-2008): Società del vino: +60% Borse: -17%. Nello stesso periodo il listino Liv ex, che include i 100 vini più preziosi del Pianeta, è salito a un tasso medio annuo del 12,9%, battuto solo dall’oro (13%), ma molto meglio delle case americane (4,8%). Nel listino di Mediobanca, il primo posto è occupato dall’americana Constellation con 4 miliardi di fatturato, seguita dall’australiana Foster’s (circa 3 miliardi). Tra gli italiani, il Gruppo Italiano Vini e la Caviro (300 milioni di fatturato a testa), la trentina Cavit (200 milioni), Giordano e Antinori. La Constellation vende 630 milioni di bottiglie l’anno, la Forster’s oltre 40 milioni. 18Al 30 giugno 2006 (vigilia dell’indulto) i carcerati italiani erano 61.264. L’indulto ridusse questa cifra del 60 per cento. Adesso (22 ottobre 2008) sono 57.239 e torneranno sopra le 60 mila unità tra gennaio e marzo. Le carceri italiane sono 205, il 60 per cento è stato costruito tra il 1600 e il 1800. Alfano dice che intervenire su un carcere già esistente, per esempio costruendo un padiglione da duecento posti, costa meno di dieci milioni, mentre realizzare un nuovo carcere richiede un investimento di 45 milioni. 071I sei ministeri più importanti (Interni, Difesa, Economia, Istruzione, Infrastrutture, Sviluppo economico) hanno debiti sommersi (cioè non contabilizzati) per due miliardi e passeranno il 2009 a respingere le richieste di saldo dei fornitori (ditte di pulizia, venditori di cancelleria o di software, ecc.) e a non pagare i canoni d’affitto e le bollette di luce, gas, telefono, riscaldamento o refrigerazione. Nessuno, come da prassi, avrà il coraggio di lasciare gli uffici al buio o di staccare le linee. In particolare: la Gelmini avrebbe avuto bisogno di 880 milioni e ne riceverà solo 509, Maroni, che a fine 2007 aveva debiti per 561 milioni, ne avrà per 918 a fine 2008, la Difesa deve ridurre gli organici di 50 mila militari entro il 2012 (da 190 mila a 141 mila), ecc. Al ristorante Guido da Costiglione del Relais San Maurizio di S. Stefano Belbo ci si porta il tartufo da casa e poi il cuoco Andrea Alciati lo cucina. 12Venerdì 14 novembre, alla cena dei G20 a Washington, vennero serviti quaglia affumicata ricoperta da una gastrique di mela cotogna, risotto di quinoia, costata di agnello al timo, finocchio e melanzana fonduta, brie del Vermont al forno e crostini di noce, torta di pera con mirtilli. Bush stava seduto tra il cinese Hu Jintao e il brasiliano Lula, a due posti da Sarkozy. Medvedev era più distante, a fianco dell’argentina Christina Kircher. Cento metri più in là, sul prato di Lafayette Park, venne offerto un pranzo a decine di senza tetto, consistente in fagioli col riso, biscotti, sandwiches e bottiglie d’acqua. Vi furono polemiche perché ai potenti, che cambiarono vino a ogni portata, a un certo punto venne servito un Cabernet Shafer Hillside Select del 2003 che costa 500 euro a bottiglia. La portavoce di mrs Bush, Sally McDonough, spiegò: «Avevamo da tempo quelle bottiglie in cantina e le avevamo pagate molto meno di 500 dollari». Debiti dei venti paesi del G20 in miliardi di dollari: Usa 8.400 Giappone 7.450 Italia 2.450 Germania 2.070 Francia 1.630 Regno Unito 1.200 Canada 900 India 637 Brasile 590 Cina 580 Corea del Sud 269 Turchia 257 Messico 203 Argentina 150 Indonesia 147 Australia 141 Arabia Saudita 92 Sudafrica 88 Russia 76 151Il 38 per cento dei detenuti è straniero (più di ventimila persone). 21Sumaya Abdel Qader, senza cittadinanza benché nata a Perugia da genitori giordani, musulmana, autrice di Porto il velo, adoro i Queen (Sonzogno), abitante a Milano, manda le due figlie a scuola dalle monache. «Non è strano, sono tanti i musulmani che fanno questa scelta. Addirittura in Francia la maggioranza dei musulmani sta iscrivendo i propri figli alle scuole private cattoliche, o comunque cristiane, perché dànno più respiro alle scelte religiose. In Francia, dove è vietato per le donne portare veli in luoghi pubblici, si trova più la libertà nell’ambito di un’altra religione. Non indifferente è poi il fatto che ci sono principi fondamentali simili: il credo in Dio, l’amore, il rispetto, il senso di fratellanza e unità, un’educazione più rigida». L’idea di Obama per la pace tra israeliani e palestinesi, fatta arrivare al Times come documento riservato, prevede: 1) riconoscimento d’Israele da tutti i Paesi arabi; 2) ritorno ai confini anteriori alla guerra del 1967; 3) restituzione del Golan alla Siria; 4) capitale palestinese a Gerusalemme est; 5) diritto di veto d’Israele sul rientro dei palestinesi fuorusciti nel 1948. Uno dei problemi è che gli israeliani non hanno mai accettato di ritirarsi nei confini del 1967. 09Vargas Llosa sostiene che la crisi economica favorirà la produzione di romanzi. «Per poter contrastare il comunismo durante la guerra fredda, l’Italia ha comprato la pace sociale aumentando la spesa pubblica e indebitando lo Stato; per poter muovere guerra al terrorismo, gli Usa hanno comprato consenso interno sostenendo la spesa privata con il credito bancario» (Massimo Mucchetti in margine a una conferenza di Gregorio De Felice in cui si spiegava che indebitandosi e permettendo alle famiglie di indebitarsi gli Stati Uniti hanno salvaguardato il contratto sociale). Grazie a una truffa (il donatore è stato pagato con carta straccia dopo aver anticipato i soldi per le analisi e le radiografie) s’è scoperto che in Egitto un fegato vale 1800 dollari e un rene 1500. 11Camillo Langone commenta che la crisi del tartufo è benvenuta, a questo punto «molti cuochi, di quelli che senza ascomiceti, astici, tonni e foie gras non riescono a mettere insieme un menù, saranno costretti a imparare a cucinare. Qualche suggerimento: zucche, lenticchie, cavoli, cardi, alici, castagne».