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 2008  gennaio 06 Domenica calendario

Avvenire 06/01/2009 Gioco d’azzardo, nuovo allarme. « I l vizio del gioco d’azzar­do interessa circa il 27% degli italiani, che arriva­no a giocare più di tre volte alla set­timana spendendo oltre 500 euro

Avvenire 06/01/2009 Gioco d’azzardo, nuovo allarme. « I l vizio del gioco d’azzar­do interessa circa il 27% degli italiani, che arriva­no a giocare più di tre volte alla set­timana spendendo oltre 500 euro. Scommesse on line le più ambite, poi slot machine, lotto e superena­lotto »: è l’allarme lanciato dalla Ra­dio Vaticana che commenta con grande preoccupazione i dati e­mersi da una ricerca pubblicata dal Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo (Conagga). «Il gioco d’azzardo dà dipenden­za », spiega ai microfoni dell’emit­tente della Santa Sede il presiden­te del Conagga, Matteo Iori, per il quale un indicatore della dipen­denza è «passare molte ore davan­ti a qualche tipologia di gioco, so­prattutto quando non si hanno ri­sorse economiche». Il fenomeno è in crescita perché «più è grave il periodo di recessio­ne economica, più coloro che han­no meno risorse cercano di trova­re una via attraverso il gioco d’az­zardo ». E così facendo rovinano la propria vita: i giocatori compulsi­vi, infatti, «per trovare denaro de­vono fare anche cose legate a qual­che forma di delinquenza, come truffe o raggiri in famiglia». Col ri­sultato che si ritrovano «a distrug­gere i rapporti familiari e i rappor­ti col contesto lavorativo». E se lo Stato dovrebbe aiutarli, in­vece «interviene sempre pro gioco d’azzardo: su 49 miliardi spesi nel gioco d’azzardo nel 2008, sono 7 quelli che vanno allo Stato». Men­tre lo Stato dovrebbe «riconoscere il gioco d’azzardo come una di­pendenza, poi mettere in campo delle azioni informative vere, di prevenzione per i più giovani». Radio Vaticana: il 27% degli italiani scommette più di tre volte alla settimana. E la crisi causa nuove dipendenze