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 2008  novembre 18 Martedì calendario

 SAUDITA LA PIU’ RICCA BUSINESSWOMAN ARABA

Le sue ammiratrici la considerano una sorta di Martin Luter King in versione araba. Tutto per via di un discorso che Lubna Olayan, 53 anni, Ceo della Olayan Financing Company, pronunciò quattro anni fa durante la Jeddah Economic Conference: «Immagino un Paese prosperoso ed economicamente diversificato, dove ogni cittadino saudita, indipendentemente dal genere, possa trovare lavoro». Complice la presenza di Bill Clinton e di sua maestà Rania di Giordania, le parole di Lubna crearono scalpore e non poche polemiche. Come se il fatto di essere la prima businesswoman saudita a partecipare a una conferenza "mista" non fosse già sufficiente a suscitare le ire dei rappresentanti religiosi.
Finora la vita della donna d’affari più ricca del mondo arabo (secondo Forbes Asia) è rimasta avvolta nel riserbo più assoluto. Madre di tre figlie, sposata con un avvocato inglese (John Xeros, direttore della sede saudita della Baker & McKenzie) nonché erede della fortuna della dinastia della famiglia Olayan, stimata attorno ai 25 miliardi di dollari. Impossibile considerarla solo una ricca ereditiera. Non fosse altro per le innumerevoli posizioni che ricopre nei board di mezzo mondo.
Dopo aver studiato negli Stati Uniti (laurea in agricoltura e Mba all’Università dell’Indiana) Lubna aveva scelto una carriera lontano dalla calda Jeddha, preferendo gli uffici della JP Morgan di New York. Salvo poi, nel 1983, entrare nella compagnia di famiglia assecondando le richieste paterne.
Scomparso il padre nel 2002, le redini sono passate in mano a lei, che si è trovata a gestire l’Olayan Financing Company, il più potente investitore della Borsa regionale nonché braccio finanziario dell’Olayan Group. La compagnia ha partecipazioni in oltre 40 gruppi, spaziando dalla distribuzione (si è assicurata in franchising per tutto l’Oriente marchi come Colgate-Palmolive, Burger King, Nestlè, Coca-Cola), a servizi, industria, investimenti (tra i partner, Credit Suisse e JP Morgan).
Lubna Olayan non si è fermata qui, prendendo spunto dalle parole pronunciate durante una delle sue prime interviste: «Le donne saudite sanno far funzionare un’impresa quanto sanno dirigere la propria casa».
Nel 2005 ha presieduto i lavori del Forum internazionale di Davos (dove fa parte del Consiglio degli affari arabi e di quello per lo sviluppo della leadership delle donne) e siede nei board sia di Wpp che del gruppo Rolls Royce. nel consiglio direttivo dell’Insead Mba, della Cornell University (dove si è laureata) e dell’Effat College, nato meno di 10 anni fa per garantire un’istruzione alle ragazze di Jeddah.