Stefano Montefiori, Corriere della Sera 19/12/2008, pagina 47, 19 dicembre 2008
Corriere della Sera, venerdì 19 dicembre 2008 Con uno spettacolare colpo di mercato il primo editore di Francia, Hachette, ha acquistato la maggioranza delle edizioni Albert-René che pubblicano le avventure di Asterix
Corriere della Sera, venerdì 19 dicembre 2008 Con uno spettacolare colpo di mercato il primo editore di Francia, Hachette, ha acquistato la maggioranza delle edizioni Albert-René che pubblicano le avventure di Asterix. Per alcune decine di milioni di euro – la cifra esatta è rimasta segreta – il gigante del gruppo Lagardère si è assicurato la proprietà letteraria e artistica a livello mondiale dell’eroe gallico che l’anno prossimo compirà 50 anni. «Alla mia età era tempo di pensare al futuro dell’opera che ho creato con il mio amico René Goscinny», ha detto l’81enne disegnatore Albert Uderzo. E questo lascerebbe pensare a una possibile continuazione dell’epopea del villaggio bretone: dopo la morte dello sceneggiatore Goscinny nel 1977, gli ultimi albi sono stati realizzati interamente da Uderzo, che si è occupato non solo delle tavole ma anche delle storie; con esiti poco convincenti. Quando il cielo gli cadde sulla testa (edito in Italia da Mondadori), nel 2005, ha deluso gli appassionati. Bellissimi i colori, grazie anche alla collaborazione dello Studio 56, ma la trama è apparsa stentata e pochi hanno sopportato l’ingresso nell’eterna lotta antiromana di nuovi improbabili personaggi extraterrestri. Confortato da un grande gruppo editoriale, Uderzo potrebbe lentamente farsi da parte e preparare la successione a una eventuale nuova coppia di sceneggiatore/disegnatore. questo il cuore della questione: Asterix sopravviverà ai suoi creatori? Se per i Paperi Disney neanche si è posto il dubbio dopo la scomparsa di Carl Barks, in Europa la tradizione dei grandi fumetti è diversa. Prima di morire, nel 1983, Hergé proibì che chiunque altro osasse mettere le mani sulla sua creatura Tintin; l’ultima storia risale al 1976, Tintin e i Picaros (a parte l’incompleto e postumo Tintin et l’Alph- Art). Belga come Hergé, l’altro maestro della ligne claire Edgar P. Jacobs creò l’ultimo album di Blake e Mortimer, Le 3 Formule del Professor Sato, nel 1971; i fan dei due eroi hanno dovuto aspettare per 25 anni un nuovo albo, Il caso Francis Blake, pubblicato nel 1996 dalla coppia Jean Van Hamme/ Ted Benoit. La riesumazione di Blake e Mortimer ha funzionato, nel 2008 Yves Sente e André Juillard hanno pubblicato Il santuario di Gondwana e per l’anno prossimo si attende una nuova storia. Con l’accordo della figlia di Goscinny, Anne, Uderzo potrebbe avere scelto Hachette per rendere eterno il mito di Asterix (scontentando ancora una volta i puristi che già gli rimproveravano di avere continuato dopo la morte di Goscinny). Come in ogni vicenda che vede coinvolti editoria ed eredi, l’operazione Hachette è stata tutt’altro che indolore. Albert Uderzo ha ceduto il suo 40% della Albert-René; Anne Goscinny il suo 20%; Sylvie Uderzo, figlia unica del disegnatore, ha rifiutato di cedere il suo restante 40%, e protesta: «Mi hanno esclusa dall’accordo, sapevano che non avrei mai venduto la mia quota». Il paradosso di Uderzo, alleato con la figlia dell’amico scomparso e nemico della propria, va avanti ormai da qualche anno; nel 2007 lui stesso ha estromesso Sylvie dalla poltrona di direttore generale, dopo 15 anni di lavoro con il marito Bernard de Choisy «in quella che è sempre stata una piccola casa editrice a conduzione familiare che mancava di personale», si è lamentata Sylvie Uderzo. La figlia del creatore minaccia di portare gli avversari in tribunale e giudica la mossa di Hachette «un rischio giuridico enorme». Ma è difficile che Uderzo, e soprattutto gli avvocati del gruppo Lagardère, si lascino sorprendere. Sono 325 milioni gli album di Asterix venduti finora in tutto il mondo (5 milioni solo in Italia), e in più ci sono i diritti per i cartoni animati e per i tre film con attori reali: Asterix e Obelix contro Cesare (1999, con, tra gli altri, Roberto Benigni), Asterix & Obelix: Missione Cleopatra (2002, con Monica Bellucci), e Asterix alle Olimpiadi (2008, con Michael Schumacher). Hachette ha comprato anche i diritti del merchandising e la licenza accordata al parco di divertimenti Asterix, aperto nel 1989 in Piccardia, 35 km a nord di Parigi (oltre un milione e mezzo di visitatori nel 2007). Il cinquantenario dell’anno prossimo permette iniziative e lascia intravedere guadagni che le piccole edizioni Albert-René avrebbero avuto difficoltà a gestire. «Non è una pagina che si chiude ma al contrario una nuovo capitolo che si apre – ha spiegato Anne Goscinny a Le Monde ”. Difendo la memoria di mio padre. Asterix è nato prima di me, ma nelle nostre vene scorre lo stesso sangue». Lo pensa anche, ma inascoltata, Sylvie Uderzo. Stefano Montefiori