Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  dicembre 19 Venerdì calendario

Si studieranno più inglese, più matematica, più scienze. Ma soprattutto si studierà di più: lezioni di 60 minuti per tutti e non più di 50, come era in voga

Si studieranno più inglese, più matematica, più scienze. Ma soprattutto si studierà di più: lezioni di 60 minuti per tutti e non più di 50, come era in voga. Quattro regolamenti sono stati approvati ieri dal consiglio dei ministri. Due, riguardanti la scuola d’infanzia ed elementare, entreranno in vigore il prossimo settembre e traducono in pratica la legge Gelmini (quella del maestro unico, per intenderci). Gli altri due, relativi alla scuola superiore, saranno applicati da settembre 2010, e danno applicazione definitiva alla riforma Moratti (poi modificata da Fioroni). Vediamo cosa cambia. Infanzia Vengono messe a regime le «classi primavera»: si dà la possibilità di entrare nel sistema dell’istruzione a due anni e mezzo, invece che a tre. Anche ora si poteva, ma solo in via sperimentale e subordinatamente alle disponibilità. Elementari Viene abolito il modulo che prevedeva due maestri su tre classi. Il maestro è unico e, laddove viene applicato il tempo pieno di 40 ore, i due maestri non sono in compresenza e uno è comunque «prevalente» e di riferimento per gli allievi. Le famiglie potranno scegliere tra quattro opzioni di tempo-scuola: 24 o 27 ore (solo al mattino), 30 ore (mattino più due rientri), 40 ore (il tempo pieno). Medie cambia la gestione del tempo scuola destinato alle lingue straniere. Restano fisse le tre ore dedicate all’inglese. Le altre due, riservate alla seconda lingua comunitaria, invece, possono restare tali o essere anche queste destinate all’inglese cosiddetto «potenziato» oppure - per i ragazzi stranieri - possono essere dedicate allo studio specifico dell’italiano. Licei Fine delle sperimentazioni che, di fatto, si erano trasformate negli anni in altrettanti corsi autonomi, per cui oggi si possono contare 911 differenti indirizzi di studio tra licei e - soprattutto - istituti tecnici e professionali. Una Babele che si ingolfava durante gli esami di maturità, dato che per ciascun indirizzo bisognava allestire una seconda prova scritta specifica. Ora viene fatta una razionalizzazione: i licei saranno sei, oltre al classico, scientifico, linguistico, ce ne saranno due nuovi (uno delle scienze umane, che sostituisce il vecchio istituto magistrale, e uno musicale e coreutico previsto dalla Moratti). Quanto al sesto, il liceo artistico, viene articolato in tre indirizzi (figurativo, design, new media). Istituti tecnici I 750 indirizzi vengono accorpati in due settori: uno economico, con due indirizzi (amministrazione, finanza, marketing e del turismo), e l’altro tecnologico, con nove indirizzi (meccanica, trasporti, informatica, elettronica, grafica, chimica, tessile, agraria, costruzioni). Scompaiono, per dire, i ragionieri (sostituiti dai diplomati dell’indirizzo amministrazione) e i geometri (a cui succederanno i diplomati del corso in costruzioni). Lingue Una caratteristica della nuova scuola superiore sarà la presenza più massiccia delle lingue, previste per i cinque anni di corso, anche al classico. Negli istituti tecnici, inoltre, al quinto anno una materia potrà essere impartita direttamente in inglese. Nei nuovi licei (musicale, artistico e delle scienze umane) le lingue straniere saranno due. Allo scientifico resterà il latino. Scienze Ovunque ci saranno più matematica e più scienze (resta da capire nei dettagli il quadro orario) e più attività di laboratorio «anche attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca». Esperti del mondo scientifico e delle professioni possono essere chiamati a far parte del comitato scientifico della scuola e, al quinto anno degli Itis, è previsto uno stage nelle aziende. Meritocrazia Nel 2011 - dice il ministero - i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare a 7 mila euro l’anno». Le modifiche, sia delle elementari che delle superiori, entreranno in vigore in maniera graduale, cioè iniziando il primo anno dalle prime classi e proseguendo poi. Le riforme, quindi, saranno a regime in cinque anni.