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 2008  dicembre 18 Giovedì calendario

Il diritto alle cure e il rifiuto delle terapie L’atto di indirizzo, o meglio la semplice lettera’ perché di questo si tratta – rivolta dal ministro Sacconi ai presidenti di Regione, mi stupisce e sconcerta

Il diritto alle cure e il rifiuto delle terapie L’atto di indirizzo, o meglio la semplice lettera’ perché di questo si tratta – rivolta dal ministro Sacconi ai presidenti di Regione, mi stupisce e sconcerta. Nel merito, credo sia scontato affermare il principio universale del diritto alle cure – nutrizione e idratazione comprese – altrettanto importante è però il diritto a rifiutare le terapie. Sono entrambi contenuti nel Dettato Costituzionale. Nel metodo, il documento del ministro manca di fondamento giuridico: l’unico riferimento è, infatti, alla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità che l’Italia, peraltro, non ha ancora ratificato. Mi pare che l’ideologia prevalga sul diritto e rischi di confondere il dibattito sul testamento biologico, che dovrebbe invece essere il più sereno possibile. In quest’ottica è stata importante l’apertura del prof. Vittorio Possenti. L’accademico pontificio e membro del Comitato nazionale di Bioetica ha sottolineato la dignità dell’esistenza ma anche delle decisioni di fine vita. Nel mondo cattolico siamo in tanti a pensarla come il Catechismo insegna: «L’interruzione di procedure mediche, onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. (...) Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto». Eutanasia e suicidio assistito sono decisioni radicalmente diverse e lontane dal principio di libertà di scelta delle terapie. Sull’uso o meno di una tecnologia – come l’alimentazione artificiale o la ventilazione meccanica – il paziente ha già diritto di dire la sua, quando è in grado di farlo. Non è il suo orientamento cattolico o laico ad autorizzarlo a scegliere, ma l’art. 32 della nostra Costituzione. Sen. Ignazio R. Marino Chirurgo, Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul SSN