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 2008  dicembre 17 Mercoledì calendario

Monito di Sacconi dopo il verdetto dei giudici su Eluana: tutelare i disabili di MARGHERITA DE BAC SUL CORRIERE DELLA SERA Il ministero del Welfare ha emanato un atto di indirizzo che applica la convenzione dell’Onu ROMA – Ci lavoravano da due settimane, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il sottosegretario Eugenio Roccella

Monito di Sacconi dopo il verdetto dei giudici su Eluana: tutelare i disabili di MARGHERITA DE BAC SUL CORRIERE DELLA SERA Il ministero del Welfare ha emanato un atto di indirizzo che applica la convenzione dell’Onu ROMA – Ci lavoravano da due settimane, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il sottosegretario Eugenio Roccella. Ci lavoravano da quando il Consiglio dei ministri si è impegnato a ratificare la Convenzione dei disabili dell’Onu, che la Santa Sede non ha firmato perché contiene due paroline scomode: «salute riproduttiva ». Ed è proprio questo testo ad aver offerto ai due esponenti di governo lo spunto mancante per elaborare un atto di indirizzo dove si raccomanda a tutte le strutture sanitarie pubbliche e private di non interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo. Il caso di Eluana Englaro che da 17 anni è addormentata in un sonno dal quale non si sveglierà mai non viene citato nelle due pagine rese pubbliche ieri. Ma è evidente che ha ispirato il provvedimento. Se ospedali, cliniche e case-famiglia lo rispetteranno non sarà possibile applicare la sentenza con cui la Cassazione ha autorizzato di toglierle il sondino, come richiesto dal padre. Alle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano si raccomanda di «adottare le misure necessarie affinché le strutture pubbliche e private si uniformino ai principi di sopra esposti e a quanto previsto dall’articolo 25 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità». Tre i riferimenti legislativi. Un parere dove il Comitato di bioetica nel 2005 ha stabilito che idratazione e nutrizione vanno garantite in quanto «indispensabili». Quindi l’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute e il rispetto della dignità della persona. E infine la Convenzione sui disabili che nell’ultimo comma, il 25, contiene una frase molto esplicita: «Interrompere alimentazione e idratazione è una discriminazione» per le persone con gravissimi handicap. Quindi anche le persone in stato vegetativo. Quest’ultimo passaggio è stato aggiunto nel testo dell’Onu proprio in seguito al caso Terry Schiavo. Il provvedimento è stato reso pubblico con una conferenza stampa da Sacconi e dai sottosegretari Roccella e Francesca Martini. Assente Ferruccio Fazio, ma solo perché impegnato all’estero. Quindi un’iniziativa collegiale. Non un decreto, ma un atto di indirizzo. «Abbiamo esercitato una doverosa funzione tecnico-ammini-strativa ispirata a criteri di laicità a cui non sono estranei valori fondamentali come la centralità della persona – dice Sacconi ”. La struttura che accettasse di staccare il sondino a Eluana sarebbe fuorilegge». La Martini insiste: «Il mandato del sistema sanitario è quello di assistere il paziente in tutti i suoi bisogni. E’ un mandato istituzionale ». Stanca, ma contenta la Roccella: «Ho serie preoccupazioni sociali. Non si deve affermare il principio secondo cui un disabile ha una qualità di vita da serie B». Critiche e plausi da sinistra e da destra. Barbara Pollastrini, Pd: «Un diktat»; Gloria Buffo, Sd: «Atto di ulteriore crudeltà »; la radicale Maria Antonietta Coscioni: «Pensano di essere in una repubblica pontificia ». Critiche da Benedetto Della Vedova, Pdl: «La politica ha sospeso una sentenza». D’accordo con Sacconi invece le Pd Emanuela Baio e Paola Binetti. Margherita De Bac