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 2008  dicembre 17 Mercoledì calendario

la Repubblica, mercoledì 17 dicembre 2008 Buvette e ristorante, affidati a un imprenditore privato con l´obiettivo di ridurre gli sprechi, costeranno di più

la Repubblica, mercoledì 17 dicembre 2008 Buvette e ristorante, affidati a un imprenditore privato con l´obiettivo di ridurre gli sprechi, costeranno di più. Oltre 5 milioni 310 mila euro. Come tornano a volare, è il caso di dire, le spese per trasportare gli onorevoli in giro per l´Italia, da Montecitorio alle loro dimore, con aerei, navi, treni. Avete presenti i biglietti gratuiti di cui beneficiano i deputati per spostarsi su tutto il territorio nazionale? Ecco, quelli - sarà colpa del carburante o delle tariffe cresciute - faranno lievitare la voce di spesa nel 2009 a 11 milioni e mezzo, un bel +3,5%. E che dire degli affitti? E dei gruppi parlamentari, diminuiti nel numero ma cresciuti nei costi? Era troppo bello per essere vero. E infatti le uscite ricominciano a crescere. Di poco, ma tant´è. La Camera dei deputati che, sull´onda dell´anticasta, per la prima volta nel 2008 aveva ridotto i costi per il suo funzionamento - una svolta che aveva suscitato grandi apprezzamenti e un certo clamore - l´anno prossimo tornerà a costare qualcosa in più rispetto all´anno che sta per chiudersi. Poca cosa, sia chiaro. Montecitorio peserà sull´erario, nel 2009, per un miliardo 82 milioni 850 mila euro, ovvero l´1,3% in più. Comunque al di sotto del tasso di inflazione programmata (che è dell´1,5%), come fanno notare i deputati questori che hanno messo a punto il bilancio interno per l´anno nuovo. Ad ogni modo è il ritorno del segno più che testimonia l´inversione, pur minima, del trend. Nella riunione prevista per questa mattina, l´Ufficio di presidenza della Camera guidato da Gianfranco Fini discuterà, e con molta probabilità approverà, il bilancio interno 2009. Che comunque di impegni virtuosi, diciamo così, ne contiene, anche per un preciso indirizzo politico in tal senso imposto dall´inquilino numero uno di Montecitorio. Tra gli altri, spicca per la prima volta quello "0%" di aumento al fianco della voce «indennità parlamentare». Merito del blocco per cinque anni delle retribuzioni dei deputati, deciso dai presidenti Bertinotti e Marini nella passata legislatura. Risultato: indennità, diaria, rimborsi spese dei 630 onorevoli (circa 14 mila euro mensili ciascuno) resteranno ferme a un costo totale di 167 milioni di euro. Come sembra stia dando i suoi frutti il blocco del turn over deliberato nella scorsa legislatura per il personale della Camera, con conseguente riduzione dei dipendenti (anche se i contratti hanno comportato un naturale aumento del 3,13% delle retribuzioni: 234 milioni). Non è un caso se i questori, nella loro relazione, sottolineano quel «-12%», in effetti senza precedenti pure questo, per le spese telefoniche: il loro costo nel 2009 si ridurrà a 2 milioni 420 mila euro contro i 330 mila euro in più di quest´anno. Perfino la pulizia di water, emiciclo e igiene varia di palazzo, dalla carta igienica alla lavanderia, voce che tanta malignità per presunti sprechi aveva solleticato negli anni passati, adesso peserà «solo» per 7 milioni 450 mila euro. Dunque 90 mila euro in meno rispetto al 2008 (-1,19%). E segno meno anche per il cerimoniale (-13,41%), manutenzioni (-1,59%), acquisto di beni e servizi (-1,29), fornitura di acqua, luce e gas (-1,71%), stampa degli atti parlamentari (-12,42%). Poi ci sono i segni più. Quelli sui quali non c´è stato verso di contenere spese e (forse) sprechi. Qualche esempio? I famigerati affitti di Montecitorio. Il centro storico di Roma è disseminato di immobili locati dal Parlamento per uffici dell´amministrazione e segreterie dei deputati. Ebbene, sul bilancio 2009 peseranno per 35 milioni 315 mila euro, che oltre a essere una cifrona di suo, fa anche un milione 115 mila euro in più rispetto a quest´anno (+3,26%). Ma questo, fanno sapere in via informale i questori, è dovuto all´inevitabile crescita degli affitti legata all´Istat. Altro capitolo che potrebbe far discutere è quello dei contributi ai gruppi parlamentari. La rivoluzione delle politiche 2008 ha falcidiato i partiti alla Camera, riducendo la selva di gruppi a soli cinque (Pdl, Lega, Pd, Idv e Udc). Peccato che l´anno prossimo le spese per farli funzionare e pagarne il personale crescerà del 3,54%, passando da 33 milioni 900 mila di quest´anno a 35 milioni 100 mila euro. Possibile? Possibile, spiega chi ha lavorato su quelle cifre, dal momento che le retribuzioni dei dipendenti dei gruppi sono cresciute. Sarà. Ma una parte di quella cifra finisce anche ai singoli deputati per i portaborse. E se da un lato si spenderà più 6% per garantire le attività internazionali della Camera - 2 milioni 245 mila euro per traduzioni e rappresentanza, missioni e relazioni con l´estero - di contro si farà un gran risparmio laddove non ti aspetti: sulle spese per il funzionamento della commissione Antimafia presieduta da Beppe Pisanu. Il budget previsto passerà da 300 mila a 150 mila euro. Carmelo Lopapa