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 2008  dicembre 17 Mercoledì calendario

LUCA DONDONI PER LA STAMPA DI MERCOLEDI’ 17 DICEMBRE 2008

Intervista a Victoria Cabello -
Very Victoria. Ossia Victoria Cabello («Ma ho un discreto pubblico over 60 che crede mi chiami Very di cognome e Victoria di nome»), quella che al Sanremo di Panariello si faceva massaggiare i piedi da John Travolta, quella che quando lavorava per Le Iene chiese a George Clooney di sposarlo, alla vigilia di Natale porta su Mtv Aldo Giovanni e Giacomo. Ma non è una cosa eccezionale, perché nel suo show ha ospitato in questi mesi buona parte del gotha della tv italiana, da Pippo Baudo a un Enrico Ghezzi divertente come mai, da Francesca Pellegrini a Jovanotti, e poi ancora Renzo Arbore, Pierfrancesco Favino, Giorgia Meloni, Fabrizio Gifuni e Laura Pausini. «Sì - ammette Vicky - sarebbe stata davvero una tombola se fosse venuta anche la Carrà, ma ormai non se ne fa più nulla».
Miss Cabello, lei ha un ruolo cameo nel film di Aldo Giovanni e Giacomo. Cosa fa?
«Un’apparizione brevissima nell’episodio dei quadri viventi. Sarò La dama dell’ermellino di Leonardo da Vinci e il regista Marcello Cesena, un mio idolo, ha detto che sono stata perfetta».
Ma che succederà a Very Victoria con tre matti come AG&G?
«Faranno un pezzo sulla differenza fra comicità del nord e del sud. Ci sarà da sbellicarsi dalle risate, sono irresistibili quando mollano gli ormeggi e cominciano a prendersi per i fondelli e a prendere in giro il pubblico, senza parlare di come trattano me… alla fine canteremo tutti insieme Bianco Natale».
Da ex Iena sarà super abituata a alle domande a brucia pelo. pronta?
«Prontissima; chi è stata Iena lo rimane per sempre».
Qualcuno dice che il Festival di Sanremo non è stato uno dei suoi momenti più felici, è d’accordo?
«No. Rifarei tutto dall’inizio alla fine, compresa la scena di Travolta che mi massaggia i piedi. stato bello soprattutto per chi, come me, oltre a stare davanti alle telecamere ama sapere tutto del lavoro che viene svolto dietro. Regia, scenografia, meccanismi tecnici mi affascinano e a Sanremo ho imparato tantissimo. Un’esperienza imperdibile nella vita di chi fa tv».
A una come lei che ha tutte le carte in regola per fare il grande salto nella tv di serie A, Mtv non sta un po’ stretta?
«Stretta è una parola brutta, a Mtv sto benissimo e grazie ad Antonio Campo dall’Orto posso fare veramente ciò che mi piace. Se non fosse stato per lui non sarei più qui».
Ma allora, i boatos che la vorrebbero a La7 da marzo sono solo voci di corridoio o c’è del vero?
«Sì, è una notizia vera. Dall’Orto sa bene che il mio desiderio è fare il salto e diventare un po’ più grande. La7 mi ha offerto un programma e ho risposto subito che farò ciò per cui sono stata ”costruita”. Con i miei autori stiamo lavorando per mettere insieme le idee di un programma che andrà in onda a marzo. Allo stadio in cui siamo posso dire solo una cosa: ci saranno le interviste alla Cabello».
Oltre a questa miniesperienza natalizia con il cinema, le hanno mai offerto qualche cinepanettone?
«A decine, ma non mi interessano. Ho accettato di fare questo film con Aldo Giovanni & Giacomo perché quello è un altro livello».
E un reality?
«No, quello proprio no, non parteciperei mai. Ognuno conosce i propri limiti e lì non ci azzeccherei nulla. Però ammiro Davina McCall, la presentatrice del Grande fratello inglese che, a sua volta, è un’ex veejay di Mtv. Ecco, presentare un reality da studio sarebbe diverso».
Ora non si può tirare indietro, anche perché la domanda riguarda un freschissimo gossip sull’inciucio fra di lei e tale Roberto Proia, un ragazzotto che qualcuno indica come il suo nuovo accompagnatore. Ma non era fidanzata con la superstar dell’arte contemporanea Maurizio Cattelan?
«Quella con Roberto è stata una vera ienata al contrario. Sapevamo che c’era un paparazzo appostato e io e lui, che è uno dei miei migliori amici, nonché ufficialmente gay, ci siamo salutati come al solito con un bacio. A un certo punto, mi si è avvicinato un tale qualificandosi come un giornalista e ha chiesto quale fosse il nome del mio accompagnatore; gliel’ho detto aggiungendo che per me era una persona molto importante».