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 2008  dicembre 16 Martedì calendario

SALVATORE DAMA PER LIBERO DI MARTEDI’ 16 DICEMBRE 2008


La novità è che il Senato taglia le spese funebri. La notizia è che fino a oggi Palazzo Madama ha provveduto a pagare tutti i funerali di senatori ed ex senatori passati a miglior vita.

 noto che ai parlamentari spetti di viaggiare gratis. Meno noto che il Senato della Repubblica si accolli anche l’ultimo viaggio. Quello verso l’altro mondo. E invece è così. Perlomeno lo è stato fino ad adesso. Dieci milioni delle vecchie lire. Tramutati, con il passaggio alla nuova moneta, in poco più di cinquemila euro. Somma per assicurare bara, crisantemi, chiesa, auto, sepoltura a chi trapassa portandosi nell’aldilà il titolo di senatore. Ed è una bella cifra: un capitolo del bilancio del Senato che ammonta a 160mila euro l’anno. Voce di spesa che i senatori questori, quelli che amministrano la cassa del Palazzo, hanno deciso di eliminare. Definitivamente.
senatore ”a morte”

D’accordo, e lo sanno tutti, ci sono i senatori a vita. Quelli che nomina il Presidente della Repubblica e quelli di diritto, gli ex inquilini del Quirinale. Domanda: quanti sapevano dell’esistenza dei senatori ”a morte”? Due conti e viene fuori che, a Palazzo Madama, calcolano una media di 32 decessi all’anno. Stima che, malgrado i comprensibili scongiuri dei membri della Camera Alta, ultimamente s’è sempre rivelata precisa, a quanto pare.

Ma i bei (?) tempi sono finiti. Oggi l’ufficio di presidenza del Senato approva ”le linee guida dell’azione amministrativa per l’esercizio finanziario 2009”. Una sorta di Dpef interno, predisposto dai senatori questori Romano Comincioli (Popolo della Libertà), Paolo Franco (Lega Nord), Benedetto Adragna (Partito democratico), in cui si annuncia un drastico contenimento delle spese dell’istituzione.
l’ultimo viaggio

L’obiettivo è quello di aumentare sì i costi del Palazzo, ma entro il tetto dell’1,5 per cento, pari all’incremento del tasso di inflazione programmata. Quindi da qualche parte si doveva tagliare. E allora il senatore è avvisato: non riceverà nuovi privilegi. Manco morto.
le sforbiciate

D’altronde, fanno notare a corso Rinascimento, la Camera dei deputati ha sospeso il ”contributo funebre” già dal 1994. Ed è giusto che anche il Senato si allinei: bicameralismo perfetto, pure nell’aldilà. Addio, allora, ai 5mila euro per le esequie. Ma non solo a quelli. I questori tagliano anche altri viaggi oltre all’’ultimo”. in arrivo una sforbiciata per i senatori cessati dal mandato. Che non si vedranno più rimborsare biglietti aerei, ticket ferroviari e il pedaggio dell’autostrada.

Il Senato ha anche deciso di ridurre il contributo all’Unione interparlamentare, organismo internazionale composto da senatori e deputati di diversi Stati e presieduto dal leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Ebbene, è in arrivo un grosso dispiacere per l’ex presidente della Camera: Palazzo Madama riduce da 310mila a 260mila il contributo annuo alle spese di viaggio dell’Unione. E altri 50mila euro li decurterà la Camera dal suo bilancio 2009.

Per starci dentro al Senato non guardano in faccia a nessuno. A corso Rinascimento annunciano il blocco del turn-over dei dipendenti: chi va in pensione non sarà sostituito. E anche il personale distaccato da altre amministrazioni presso gli uffici interni del Senato (posta, banca, presidi interni di pubblica sicurezza) rischiano di vedersi tagliare l’indennità passata dall’istituzione. Senza contare il contributo ai gruppi parlamentari: ridotto sensibilmente anche questo. Ma c’è da scommettere: nessuno, tra i senatori, si taglierà le vene.