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 2008  dicembre 16 Martedì calendario

Ebay Italia leva le tende. Riorganizzazione in arrivo, infatti, per la sede tricolore del più famoso sito di aste on-line: la pianificazione fiscale più conveniente della Svizzera spinge oltre le Alpi gli uffici di via San Prospero a Milano, con un riassetto che coinvolge circa 35 dei 47 dipendenti di eBay italia

Ebay Italia leva le tende. Riorganizzazione in arrivo, infatti, per la sede tricolore del più famoso sito di aste on-line: la pianificazione fiscale più conveniente della Svizzera spinge oltre le Alpi gli uffici di via San Prospero a Milano, con un riassetto che coinvolge circa 35 dei 47 dipendenti di eBay italia. L’opzione per i lavoratori, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, è quella di trasferirsi nella nuova sede, oppure una risoluzione contrattuale. Il primo segnale della crisi in Italia è arrivato a ottobre quando nella bacheca degli annunci degli utenti eBay è apparsa la comunicazione che «per rendere efficiente l’organizzazione interna di eBay, più semplice, sicura e uniforme in tutta Europa» alcuni dei reparti continentali sarebbero stati riorganizzati. Il motivo? illustrato da un altro comunicato, a cui la bacheca di eBay italia fa rinvio: la riduzione, su scala mondiale, del 10% dei lavoratori, annunciata da John Donahoe presidente del sito d’aste on-line. La crisi finanziaria internazionale sembra dunque non risparmiare neanche eBay Inc. che punta a un taglio-costi di 70-80 milioni di dollari nell’ultima parte del 2008. Le scelte della casa madre americana si riflettono quindi anche sulla sede italiana, che peraltro non ha brillato quanto a conti negli ultimi mesi: eBay srl nel 2007 ha chiuso un bilancio con perdite pari a 3.699.401 euro rispetto al 2006 quando il rosso era stato di 38.255 euro. In particolare, su un totale di quasi 9 mln di euro di ricavi, i costi ammontavano a oltre 12 mln di euro. Un modello di business, quindi, che non poteva più stare in piedi per la società controllata al 95% dalla svizzera eBay International Ag, e per il restante 5% da eBay Inc. Che la filiale italiana avesse bisogno di essere ricapitalizzata, lo si poteva desumere già in data 13 giugno 2008, quando i due soci di riferimento avevano provveduto a versare nelle casse di eBay Italia, come conto futuro aumento di capitale, rispettivamente 1.938.000 e 102.000 euro portando il patrimonio netto della società a 454.542 euro. Il problema più grosso per la società guidata da Alessandro Coppo è stato la crescita dei costi della produzione, quasi raddoppiati schizzando dai 6.775.718 euro del 2006 ai 12.329.997 euro del 2007. In particolare i costi per il personale, 47 dipendenti tra cui 17 quadri, 17 impiegati, 13 dirigenti, sono passati, rispetto al precedente esercizio, da 4.208.782 a 4.860.355 euro. Ires, Irap e Iva hanno poi fatto il resto: nel 2007 eBay Italia ha pagato 474.763 euro di imposte sul reddito, contro i 306.292 del 2006, un carico fiscale che forse ha reso più appetibile il trasferimento delle risorse in paesi come la Svizzera, dove eBay è appunto già presente e che consentono una pianificazione fiscale più leggera, e con aliquote Iva fissate al 15% rispetto al 20% della penisola.