Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  dicembre 16 Martedì calendario

FRANCO BECHIS PER ITALIA OGGI DI MARTEDì 16 DICEMBRE 2008


Il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, è un candidato naturale al premio Nobel. Non quello per l’economia cui probabilmente il professore da tempo aspirava (e, anzi, con qualche polemica ha rivelato di essere stato a un passo dalla candidatura). Premio Nobel per la medicina, perché in pochi mesi il ministro ha trovato una ricetta miracolosa in grado di far guarire da malanni di stagione e depressione migliaia di italiani. Addirittura 65 mila, tutti dipendenti pubblici, che hanno ritrovato una salute di ferro dopo avere temuto di averla perduta per sempre. Tanti in più sono stati infatti salvati da settembre a novembre 2008 da atavica malattia, e a differenza degli anni scorsi si sono presentati al lavoro...(...) Ieri il ministero ha reso noti gli ultimi dati sulla diminuzione delle assenze nella pubblcia amministrazione.
Nel mese di novembre 2008 sono calate in media del 41,4 per cento, un dato che conferma il trend dei mesi precedenti e che in assoluto è clamoroso. Ma le cifre disaggregate colpiscono ancora di più. Le assenze sono diminuite nel Lazio del 68,5%, nella provincia di Roma del 75,2%, in quella di Torino del 72,1%, e in quel di Vicenza del 70,7%. Cura strepitosa, quella di Brunetta, nelle Asl di Caltanissetta (-82,4%), e di Foggia (-78%), così come all’Agenzia spaziale italiana (-78,5%) in cui chissà quale epidemia planetaria doveva essere scoppiata negli anni precedenti. Così è accaduto a novembre dopo molti mesi in cui l’effetto-choc dei primi provvedimenti Brunetta si è naturalmente stemperato.
La guarigione non è quindi un caso episodico o mediatico, ma ormai uno status acquisito dai dipendenti pubblici e c’è da rallegrarsene con loro, le famiglie e tutti gli italiani. Già perché questo stato di salute improvvisamente recuperata ha anche un piccolo effetto sui conti pubblici: il risparmio per il bilancio dello Stato ammonta su base annua in circa 230 milioni di euro, senza tenere conto degli effetti indotti di risparmio sui conti della sanità pubblica, con rinuncia forse a medicinali, certo a certificati dei medici di base. C’è da applaudire quindi alla cura Brunetta, ma non sarebbe male che i sindacati del pubblico impiego riflettessero sulla atavica diffusione di questa malattia finalmente debellata senza il loro aiuto, anzi. Siano proprio loro i primi ad avanzare la candidatura di Brunetta al Nobel per la medicina