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 2008  dicembre 16 Martedì calendario

Parigi, è guerra tra modelli e Comune "Posiamo nudi, ma dateci più soldi" di GIAMPIERO MARTINOTTI Il Comune ha abolito il "cartoccio", una mancia da sempre elargita ai giovani Nudi e in posa, malgrado il gran freddo, per salvare il "cartoccio", cioè la mancia che da sempre serve ad arrotondare i loro magri redditi: i modelli e le modelle del comune di Parigi si sono messi in sciopero ieri e si sono denudati di fronte all´assessorato alla cultura per protestare contro i bassi salari, la precarietà e, soprattutto, la soppressione del "cartoccio", il foglio da disegno ripiegato in forma di cono che lasciano davanti al cavalletto mentre si rivestono

Parigi, è guerra tra modelli e Comune "Posiamo nudi, ma dateci più soldi" di GIAMPIERO MARTINOTTI Il Comune ha abolito il "cartoccio", una mancia da sempre elargita ai giovani Nudi e in posa, malgrado il gran freddo, per salvare il "cartoccio", cioè la mancia che da sempre serve ad arrotondare i loro magri redditi: i modelli e le modelle del comune di Parigi si sono messi in sciopero ieri e si sono denudati di fronte all´assessorato alla cultura per protestare contro i bassi salari, la precarietà e, soprattutto, la soppressione del "cartoccio", il foglio da disegno ripiegato in forma di cono che lasciano davanti al cavalletto mentre si rivestono. Soppresso, cancellato d´ufficio con un´ordinanza: la legge vieta la mancia in tutti gli edifici pubblici. «Siamo diventati dei modelli hard discount», dice con amara ironia una ragazza che da sette anni finanzia in questo modo i suoi studi. Una protesta marginale, certo, visto che i modelli comunali sono appena un centinaio ed esercitano la loro professione, pagata a ore, nelle scuole artistiche gestite dalla municipalità. Ma Le Monde si è impietosito e ha perfino contraddetto la propria austerità pubblicando in prima pagina la foto di una ragazza nuda in un atelier. Quaranta colleghi della Scuola di Belle Arti (statale) hanno manifestato insieme a loro, nudi sotto le bandiere dei sindacati per una foto un po´ surrealista. La soppressione del "cartoccio" sembra uno sgarbo. E´ vero che è proibito dalle leggi, ma è sempre esistito, un po´ come la mancia che si lascia ai tassisti, nei bar, nei ristoranti. Per i modelli rappresenta molto, a volte un quarto della retribuzione, che è di 10 euro all´ora al netto dei contributi, poco più del salario minimo fissato per legge. Ma i modelli non lavorano molto, a volte solo una decina d´ore alla settimana e il "cartoccio" è per loro indispensabile. Secondo il Comune, la decisione è stata presa dopo le proteste degli studenti: «Si sono lamentati di dover pagare delle mance oltre alle spese scolastiche». Una mezza guerra fra giovani che si arrabattano per andare avanti. Tra il centinaio di persone che lavorano per le scuole comunali c´è qualche raro "professionista", ma la maggior parte sono giovani che cercano di sbarcare il lunario in attesa di prospettive. E allora si sono messi in sciopero, chiedendo una paga tripla. Probabilmente non la otterranno, ma almeno hanno trovato un po´ di comprensione. Per loro fortuna, l´assessore alla cultura, Christophe Girard, è stato in gioventù modello in una scuola di Angers e li capisce. Ha promesso di aumentare le paghe, a patto che lo Stato faccia lo stesso con i suoi modelli. Forse ieri si sono presi un raffreddore, ma forse sono riusciti a salvare qualcosa di più del loro "cartoccio".