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 2008  dicembre 16 Martedì calendario

Ultima tappa, Mauritius. Il vecchio Boeing 767 di Air Europe, la più antica compagnia charter italiana, non volerà più; o meglio, raggiungerà gli hangar del lessor, il titolare del leasing, per cambiar vita e livrea

Ultima tappa, Mauritius. Il vecchio Boeing 767 di Air Europe, la più antica compagnia charter italiana, non volerà più; o meglio, raggiungerà gli hangar del lessor, il titolare del leasing, per cambiar vita e livrea. Air Europe, di fatto, muore. Acquistata da Cai, assieme a Volare, dal commissario di Alitalia, non è più funzionale al nuovo gruppo che, nell’attesa di decidere che cosa fare del marchio e dei diritti, intanto sospende l’attività. Air Europe ha scritto una pagina dell’aviazione italiana. Nata in Gran Bretagna, fu rilevata dalla triade Lupo Rattazzi-Giuseppe Gentile-Antonello Isabella all’inizio degli anni Novanta, proprio all’avvio della prima liberalizzazione dei cieli. Lanciò il charter in Italia, facendo capire a un passeggero sospettoso che gli aerei charter sono gli stessi aerei, se non migliori, delle compagnie di linea. Ma acquisì anche i primi diritti di linea, sempre per destinazioni turistiche: un ibrido che fece scuola. Era, in effetti, l’unico operatore italiano di lungo raggio oltre ad Alitalia. Si parlò anche di una sua quotazione in Borsa; invece entrò, con il 49%, Swissair, attraverso la quale avvenne l’unificazione con Volare, altra partecipata dagli svizzeri. Poi, al collasso di Swissair, Air Europe restò alla coppia Gino Zoccai-Vincenzo Soddu. Il gruppo visse con alterne fortune e alcuni avvicendamenti fino all’onta della liquidazione (2004): lo comprò Alitalia, battendo Air One, (che s’intestardì sui ricorsi). Non interessavano le compagnie, interessavano solo gli slot a Linate, di grande valore economico. Oggi, le logiche sono le stesse: Cai ha comprato Volare-AE ancora in virtù di quegli stessi slot. L’attività linea-charter su Mauritius, Cuba, Giamaica e Messico non è certo una priorità. Così Air Europe chiude. Almeno per ora. Un’altra compagnia charter è in procinto di cambiar padrone: è Livingston, del gruppo Viaggi del Ventaglio. La trattativa in esclusiva con Ellemme group, rappresentata da un grande navigatore come Gianni Sebastiani, scadeva ieri ma è stata prorogata.