L’Espresso, 18 dicembre, 16 dicembre 2008
All’inizio della rivoluzione industriale l’orario di lavoro era di 12-16 ore al giorno, sei giorni su sette
All’inizio della rivoluzione industriale l’orario di lavoro era di 12-16 ore al giorno, sei giorni su sette. Poi l’avvio del movimento operaio porta alla protezione di donne e bambini (nel 1841 in Francia si proibisce il lavoro a quelli con meno di 8 anni). Nel 1918-19 la Germania approva le 8 ore (il nazismo le derogherà), che arriveranno in Gran Bretagna nel 1920 e in Francia nel 1936. In Italia, dopo un tentativo a vuoto nel 1920, ci penserà Mussolini nel 1923: 8 ore giornaliere per un massimo di 48 settimanali, che scenderanno a quota 40 nel 1997. Ora i governi chiedono di arrivare a 60.