L’Espresso, 18 dicembre, 16 dicembre 2008
Francia, 26 miliardi di euro per ripartire. Sviluppo della grande Parigi, investimenti immobiliari, nuove infrastrutture, per far ripartire l’economia francese
Francia, 26 miliardi di euro per ripartire. Sviluppo della grande Parigi, investimenti immobiliari, nuove infrastrutture, per far ripartire l’economia francese. Il piano Sarkozy prevede 26 miliardi di euro di spese nel 2009 da finanziare con un aumento del debito pubblico. Per sostenere il settore immobiliare lo Stato acquisterà 30 mila alloggi e ne costruirà altri 100 mila. Altre misure comprese nel piano: quattro nuove linee di treni a grande velocità, la costruzione di università e l’ampliamento dell’ultramoderno quartiere degli affari de La Défense. Inoltre un premio di rottamazione di mille euro se si acquista un’auto nuova poco inquinante. Vista la persistente assenza di fiducia fra banche, Sarkozy ha annunciato il rimborso statale anticipato di 11,5 miliardi di euro di debiti (ad esempio sull’Iva francese e sulla tassa sulle società) al fine di migliorare la ”situazione di tesoreria” delle imprese. Per sostenere l’occupazione Sarkozy esonera dai contributi le imprese con meno di dieci dipendenti che assumeranno nel 2009. Mezzo miliardo di euro sarà stanziato per i dipendenti che hanno già perso il lavoro al fine di fornire loro contratti di transizione professionale. Unica misura veramente ”sociale” delpiano, il versamento di 200 euro ai 3,8 milioni di beneficiari potenziali del futuro Reddito di solidarietà attiva che rimpiazzerà nel 2009 il Reddito minimo d’inserzione. La Francia dovrebbe toccare nel 2009 il 3,9 per cento nel rapporto deficit-Pil.