Stazione centrale in stile New York di Gianluca Schinaia, Il Sole 24 Ore, 14/12/2008, pag. 17, 14 dicembre 2008
« la fusione tra la ricchezza monumentale della Grand Central Station di New York e l’efficienza della Zurich Hauptbahnhof, il prestigioso scalo ferroviario di Zurigo»
« la fusione tra la ricchezza monumentale della Grand Central Station di New York e l’efficienza della Zurich Hauptbahnhof, il prestigioso scalo ferroviario di Zurigo». Fabio Battaggia, a.d. della società Grandi Stazioni, descrive così la nuova Stazione centrale di Milano, inaugurata ieri pomeriggio a ridosso del primo viaggio di "Frecciarossa", il treno ad alta velocità. «Ma a dire la verità – prosegue Battaggia – ci siamo ispirati a un nostro progetto esemplare: la stazione Termini di Roma». Alle 15 di ieri, Mauro Moretti, a.d. di Ferrovie dello Stato, e Fabio Battaggia hanno guidato giornalisti e autorità negli spazi della nuova Centrale. «Non è splendida? - affermava Moretti - Altro che Zurigo!». I giochi di luce dell’illuminazione inaugurale mostrano le volte dell’atrio - alte 42 metri - tornate candide, blasonate dai bassorilievi originali dello scultore Alberto Bazzoni e dalla pavimentazione completamente restaurata. Quindi il gruppo si è mosso verso la "Galleria di testa" - anch’essa risanata nelle volte, nelle pareti e nei velari - dove Battaggia si è soffermato sulla ricostruzione delle maioliche di Basilio Cascella, raffiguranti le città italiane. La visita si è poi spostata lungo una delle 16 nuove rampe mobili, verso il sotterraneo della Stazione. «Abbiamo puntato sui collegamenti verticali (ci sono anche otto nuovi ascensori, ndr) - prosegue Battaggia - e sul potenziamento dei collegamenti intermodali con metro, taxi e bus». Il sotterraneo della Centrale e la parte posteriore sono stati liberati per far posto alle biglietterie elettroniche e al nuovo centro servizi, «in pratica - afferma Battaggia - abbiamo raddoppiato gli spazi». Il rinnovo della Stazione è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici di Milano. Durato tre anni, costato 120 milioni di euro e curato dall’impresa Ati Rizzani De Eccher, il restauro ha rispolverato la magnificenza della "Cattedrale del movimento" di Ulisse Stacchini, inaugurata nel 1931. Capolavoro miscellaneo che riassume stile liberty e art decò, definita "fassista e fassinante" dall’autore Marco Paolini e "la più bella stazione del mondo" dall’architetto Frank Lloyd Wright, da oggi la Centrale - che ogni giorno vede passare 320mila passeggeri e circa 600 treni - torna a nuova vita. Sessantamila metri quadri riqualificati, con il restauro di volte e velari per un’estensione di 23mila metri quadri e altri 11mila di nuovi marmi: di questi, molti i perlati siciliani. Tra i 24 binari, uno (il ventunesimo) ospiterà il memoriale della Shoa. «La nuova Stazione restituisce un monumento ai cittadini - afferma Battaggia - ma s’impone anche come centro servizi e luogo d’incontro». Aree di transito per 23mila metri quadri e uno spazio di 30mila metri dedicati allo shopping, ai servizi e al ristoro. Nel piano interrato della "Galleria delle carrozze" ci sarà la nuova area commerciale: 80 punti vendita aperti sette giorni su sette, dalle 8 alle 22. Si tratta di alimentari, ristoranti, librerie, negozi d’abbigliamento e di elettronica, con brand prestigiosi a benedire lo spazio. In particolare, Feltrinelli aprirà un megastore di 2.600 metri quadri, Benetton un punto da 1.400, Nike un altro store da mille metri quadri e all’ingresso della metropolitana un bar Acafè di Autogrill, che sarà inaugurato oggi. Tra gli alimentari, la Coop con oltre 2mila metri quadri di supermercato, mentre 5mila metri quadrati saranno dedicati alla ristorazione. Oltre agli spazi commerciali, anche banche, autonoleggi, punti informativi e turistici, una farmacia, un ufficio cambi e uno postale. I lavori di allestimento saranno completati entro il prossimo autunno e intanto, progressivamente, apriranno i nuovi negozi. «Ora - continua l’a.d. di Grandi Stazioni - toccherà al recupero delle stazioni di Torino e Napoli». Ma il gruppo punta anche all’estero. «Siamo impegnati in Egitto e a Nuova Delhi per costruire nuove stazioni - conclude Battaggia - oltre a quelle realizzate in Repubblica Ceca: per una volta, sono gli stranieri a doverci inseguire». E da domani i milanesi potranno scoprire perché. Il progetto della nuova Stazione centrale ha liberato nuove aree e ottimizzato la capienza interna della struttura, anche grazie all’introduzione di 16 rampe mobili (nella foto in alto, la prospettiva delle volte dell’atrio vista dauna di queste piattaforme), per un totale di 530 metri lineari. Altro aspetto del rinnovo è stato l’ampliamento dell’area per il pubblico, attraverso il riposizionamento delle biglietterie elettroniche e dello sportello centrale