Wall Street Journal, 15 dicembre 2008, 15 dicembre 2008
Martedì 16 dicembre la Federal Reserve deciderà se tagliare ancora una volta i tassi d’interesse, molti economisti si aspettano che il costo del denaro sia portato allo 0,5%
Martedì 16 dicembre la Federal Reserve deciderà se tagliare ancora una volta i tassi d’interesse, molti economisti si aspettano che il costo del denaro sia portato allo 0,5%. A quel punto il tasso di sconto Usa sarebbe molto vicino a quello della Banca del Giappone (là è allo 0,3%). E gli investitori giapponesi potrebbero iniziare a valutare se riportare in patria i soldi investiti nei bond del Tesoro statunitense. Il Giappone oggi ha 573 miliardi di dollari in buoni del Tesoro americano, un investimento inferiore solo a quello della Cina. Ma i rendimenti di questi titoli stanno calando sulla scia dei tagli della Fed: martedì scorso il Tesoro americano ha addirittura piazzato con successo obbligazioni a quattro settimane che davano un rendimento zero. La tendenza al ritorno in patria degli investitori è già stata notata: tra settembre e novembre i fondi giapponesi hanno venduto 10 miliardi di dollari di bond stranieri, contro i 593 miliardi acquistati un anno fa. Se si confermasse questa attitudine il risultato sarebbe un ulteriore indebolimento del dollaro rispetto allo yen (e già quest’anno il cambio è peggiorato del 18,3% per la valuta americana). Intanto la Banca centrale giapponese potrebbe decidere di tornare alla politica monetaria a tasso zero – come ha fatto dal 2001 al 2006 nel tentativo di rilanciare un’economia malata dagli anni Novanta – tagliando il costo del denaro degli ultimi 30 punti base.