Alitalia pronta a scegliere Air France di Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore, 13/12/2008, pag. 19, 13 dicembre 2008
La «nuova Alitalia» parte da Fiumicino e sceglierà come partner estero Air France-Klm, che porterà in dote circa 250 milioni di euro
La «nuova Alitalia» parte da Fiumicino e sceglierà come partner estero Air France-Klm, che porterà in dote circa 250 milioni di euro. Le indicazioni sono emerse nella conferenza stampa dei vertici della Cai, la società privata che ieri ha firmato l’atto di acquisto dal commissario Augusto Fantozzi della polpa dell’ex Alitalia pubblica, versando 100 milioni di euro. Dal 13 gennaio 2009 Cai assumerà direttamente la gestione delle attività e cambierà nome in Alitalia, ha detto l’amministratore delegato Rocco Sabelli, affiancato dal presidente, Roberto Colaninno. Per comprare Air One la Cai ha concordato con Carlo Toto «il pagamento di circa 300 milioni in contanti al closing, previsto tra il 18 e il 30 dicembre, più l’accollo di 490 milioni di debiti ipotecari sugli aerei che ha girato», 26 velivoli, ha spiegato Sabelli. Dunque il «fair value» Air One è di 790 milioni. Inoltre «Toto darà in leasing per sei anni più sei ulteriori 80 aerei Airbus». La valutazione appare elevata, molto generosa per Toto, se rapportata al valore di 1.052 milioni concordato da Cai per l’acquisto da Fantozzi delle attività di Alitalia (di cui 237,5 milioni con pagamento in denaro, con saldo di 137,5 milioni tra due anni; il resto con accollo di debiti, in particolare 625 milioni di debiti ipotecari su 64 aerei di proprietà). L’ex Alitalia, rilevata senza esuberi e senza la zavorra dei debiti, ha un fatturato di 5-6 volte Air One, un marchio noto nel mondo, possiede preziosi slot a Londra come nei principali aeroporti europei e a Linate ne ha più del doppio di Air One. «Nella valutazione di Air One abbiamo considerato le sinergie nel mettere insieme due reti sovrapposte, che stimiamo in 150-200 milioni all’anno per alcuni anni. Il negoziato con Toto è stato durissimo. A un prezzo inferiore Toto non avrebbe venduto, noi abbiamo bisogno di Air One», ha detto Sabelli. «L’esperto designato dalla Ue ha detto che il prezzo pagato per Alitalia è un valore di mercato. E poi gli slot non si possono vendere, non abbiamo comprato slot». Colaninno non vuol sentire parlare di monopolio, afferma che «Alitalia non aumenterà i prezzi». Eppure il Governo ha sospeso per decreto i poteri dell’Antitrust su questa concentrazione. «Abbiamo ritenuto che il mercato italiano era troppo piccolo per soddisfare due compagnie», ha detto Colaninno. «Le grandi compagnie europee di successo, cioè Air France e Lufthansa, hanno un controllo del mercato interno superiore al 90%», ha detto Colaninno. Non ha citato British Airways, che ha una quota inferiore al 40% sul mercato interno. «Il nuovo gruppo avrà il 56% del mercato italiano. Da gennaio faremo 670 voli al giorno», ha detto Sabelli. Alitalia ed Air One nel gennaio 2008 ne facevano 1.050. Dunque meno voli. «Non c’è un peggioramento del servizio. Se si elimina un volo che partiva alla stessa ora di un altro non c’è un danno. molto meglio avere meno aerei pieni più che tantissimi aerei vuoti», ha detto Sabelli. «Sulla Roma-Milano migliorerà il prodotto, faremo 300 frequenze settimanali». «I 21 soci hanno versato i primi 450 milioni di capitale e hanno l’impegno ad arrivare a 850 milioni entro la fine dell’anno», ha detto Sabelli, chiarendo che la ricapitalizzazione complessiva, già deliberata fino a 1.100 milioni, sarà «completata dal socio estero». «Abbiamo due proposte interessanti di alleanza accompagnate da un investimento azionario di minoranza, presentate da Air France-Klm e Lufthansa, mentre British Airways propone solo una collaborazione commerciale. Entro fine anno presenteremo una proposta al consiglio di amministrazione», ha spiegato Colaninno. «La nostra idea è che il partner abbia tra il 20 e il 25%», ha detto Colaninno. Sabelli ha lasciato capire che la rotta porta a Parigi: «Sceglieremo la migliore, ma anche quella che ci consente i tempi di implementazione più veloci, quella che crea meno discontinuità». Air France è già partner di Alitalia dal 2001, c’è un coordinamento nei voli Italia-Francia, dunque smontare quest’organizzazione costerebbe tempo e denaro. Sulla guerra aeroportuale tra Milano e Roma la Cai rimanda la responsabilità ai politici in Lombardia. «Se Linate è il concorrente numero uno di Malpensa non è colpa nostra», ha osservato Colaninno. E Sabelli ha puntualizzato: «Oggi siamo a Roma, lì è basata la nostra rete intercontinentale. Torneremo a Malpensa solo se e quando Linate avrà una regolamentazione da city airport. Se non succederà resteremo a Roma». Linate city airport significa limitato alla navetta per Roma: ipotesi mai accettata dai politici e respinta dalla Ue.